Herta, Piastri, Vettel… Cosa succede attorno a Ricciardo?
Le basi di partenza sono due: uno stipendio molto oneroso e risultati molto deludenti. Un cocktail esplosivo e innegabile che nemmeno una frase guascona o un sorrisone a trentadue denti possono disinnescare. Il futuro di Daniel Ricciardo alla McLaren è il più grande punto di domanda di tutto il paddock della Formula 1. L’australiano rimarrà o, meglio, ci sarà la volontà della scuderia di Woking di andare avanti fino a fine 2023 col pilota più deludente del circus?
Il problema
Passi per lo stipendio, che è davvero formato extralarge, si dice addirittura il quinto più alto tra i piloti del Mondiale. Roba da essere il più gratificato a fine mese dopo i vari Leclerc, Verstappen, Hamilton… Passi per questo. Ma sono i risultati ad inchiodare Daniel Ricciardo, il cui contratto scade alla fine del prossimo anno. Le voci attorno all’australiano sono sempre più insistenti. D’altronde, si sta pur sempre parlando di uno che guida una McLaren, ambizione di essere la quarta scuderia del Mondiale, che piazza la macchina quasi sempre fuori dalla zona punti. E che le prende sistematicamente dal compagno di squadra, LAndo Norris, da cui nel Mondiale accusa la bellezza di quasi cinquanta punti di svantaggio. Abissale. Le eccezioni sono la vittoria clamorosa a settembre a Monza alla fine di una gara folle con autoeliminazione dei duellanti Verstappen e Hamilton e qualche altra domenica ispirata, vedi Australia. Ma, Gran Premio d’Italia a parte, si parla di ottavi posti et similia. E allora…
I rivali
Va da sé che i pretendenti allo scranno siano tanti, quasi tutti giovani e aitanti. E decisamente meno pretenziosi, stando al dinero, dell’aussie. Il primo rivale è domestico, australiano come Ricciardo: Oscar Piastri, sotto contratto con Alpine, e dato per vicino alla Williams, visto che la scuderia francese è blindata per la prossima stagione con Ocon e, con ogni probabilità, Alonso. La McLaren, rispetto alla Williams, sarebbe un grandissimo upgrade. Il secondo è Colton Herta, altro ventenne e poco più. L’americano ha girato sulla McLaren nei giorni scorsi in Portogallo, sul circuito di Portimao. 162 giri di felicità e la voglia di mettere le mani su quel seggiolino. Il terzo, addirittura, Sebastian Vettel. Il tedesco sta facendo valutazioni sul suo futuro. Aston Martin vorrebbe continuare con lui, ma se bussasse la McLaren?
Il futuro
Lo scenario si fa fosco per Ricciardo non tanto per le voci sui pretendenti, quanto per diverse frasi sibilline del suo capo, il CEO di McLaren, Zak Brown. Che non molto tempo fa aveva sostanzialmente dichiarato che non sarebbe impossibile, tutt’altro, esercitare un’opzione per staccarsi da Ricciardo già a fine anno. Intanto, però, l’australiano rassicura tutti e rilancia attraverso i social: “Ci sono stati un sacco di rumors riguardo al mio futuro in F1, ma io voglio che lo sentiate da me”, ha scritto l’australiano su Twitter. “Io sono impegnato con la McLaren fino alla fine del prossimo anno e non me ne sto andando via dallo sport. Mi rendo conto che [le cose] non sono sempre state facili, ma chi vuole le cose facili! Mi sto facendo il cu*o, insieme al team, per fare dei progressi, sistemare la macchina e riportarla al vertice, dove deve stare. Voglio ancora questo più che mai. Ci vediamo a Le Castellet. Daniel”.