Horner, carezze a Ricciardo: “Sei meglio di così”
Il complimento di chi ti conosce bene ma non è tenuto a fartelo… vale decisamente di più. Nel 2022 complicato di Daniel Ricciardo, le carezze verbali di Christian Horner sono qualcosa di rigenerante per il pilota australiano. D’altronde, il dirigente britannico ha avuto Ricciardo per quattro stagioni alla Red Bull e chi meglio di lui, verrebbe da dire, conosce il suo valore? Già, ma carinerie verbali a parte, il rendimento dell’aussie è sotto la lente d’ingrandimento del suo team, la McLaren, e di tutti gli addetti ai lavori.
Male male
Anche perché la base di partenza è sempre quella. Zak Brown e la sua McLaren elargiscono a Ricciardo il quinto stipendio più oneroso dell’intero circus, fatto incontestabile numero uno. E se tutto ciò si unisce a risultati ben oltre il deludente, il quadro è lì davanti. Fin troppo semplice da comprendere. Il lieve miglioramento che si è visto da Baku in avanti è, però, forse più percepito che reale. I risultati erano talmente scadenti che già solo finire una gara davanti al compagno di squadra Lando Norris è parso gran cosa. Forse più un brodino, vista la scarsa vena dell’inglese in queste ultime due gare. Il quadro è sempre da allarme rosso acceso: sesto posto in casa in Australia, ottavo in Azerbaigian, un ritiro e un’oscillazione costante attorno al tredicesimo/quattordicesimo posto. Fate voi.
La carezza
E qui interviene il Team Principal di Red Bull, Christian Horner. “Daniel è un grande pilota. È un pilota molto veloce e sono sorpreso che non abbia fatto di più con la McLaren”, ha detto il numero uno della gestione sportiva della scuderia austro-britannica. Che poi ha rimarcato come Norris stia facendo un ottimo lavoro, “parte della prossima generazione che sta arrivando”, in un ricambio di piloti ad altissimo livello. E proprio questa pressione di un compagno di squadra giovane e già più che competitivo unita ad un momento di scarsa motivazione (con quello stipendio…), ha generato il patatrac. E così Ricciardo è stato messo più che in discussione dal CEO del suo team, Brown.
Quadro complesso
Se da un lato il contratto dell’australiano scade nel 2023, dall’altro è pur vero che McLaren ha in casa piccoli campioncini. Due per tutti: il pilota della IndyCar, Pato O’Ward, e il campione in carica di Formula 2, Oscar Piastri, come pilota di riserva. E qui a Ricciardo serve l’avvocato difensore Horner. “Daniel è stato uno dei piloti più talentuosi che abbiamo avuto sulla nostra macchina, ma la fiducia è un fattore chiave e si vede che l’ha smarrita”, ha detto il britannico. “Sembra che abbia quasi perso un po’ il suo amore per lo sport, e penso che abbia solo bisogno di ritrovarlo: è un pilota migliore di quello che sta dimostrando in questo momento”. Più assist di così…