La guerra Hamilton-Alonso: da”idiota” a “bello sapere cosa pensa di me”
Una rivalità può sopirsi, apparentemente. Può nascondersi sotto la cenere, covare senza essere notata. Magari può non esserci nemmeno l’occasione di riaccenderla, per quanto viva sempre. Una delle rivalità più antiche del circus è senz’altro quella tra Lewis Hamilton e Fernando Alonso. Nove mondiali in due – sette a due per il britannico – e un contatto avvenuto ieri che l’ha rilanciata. Il fatto che l’ha resuscitata come l’araba fenice è avvenuto poco dopo il via del Gran Premio del Belgio. I due erano in battaglia per il secondo posto, dopo che l’avvio disastroso di Sergio Perez aveva spalancato la strada ad entrambi. Poi il contatto causato da Hamilton, la W13 che si solleva e cade violentemente a terra. Una manovra costata al pilota della Mercedes il primo ritiro della stagione. E apriti cielo.
Team radio
A quel punto, con Alonso danneggiato lievemente dall’urto, è stato lo stesso spagnolo ad aprirsi col suo ingegnere di pista, tuonando sostanzialmente: “E’ un idiota che sa guidare e partire solo quando comincia davanti!”, il cinguettio non proprio sottile dell’asturiano. Che nel post gara aveva incassato le scuse di Hamilton, responsabile del contatto ma, in quel momento, forse non al corrente del team radio incriminato.
Cosa pensi di me?
Nel mondo attuale i segreti sono sempre di Pulcinella e così qualcuno avrà pur detto a Lewis: “Guarda che Fernando ha detto…”. Va da sé che il fenomeno di Stevenage abbia poi corretto i toni accomodanti con cui era cominciato il suo dopogara. Non più il capo cosparso di cenere, ma il focus che si sposta sull’opinione poco lusinghiera espressa da Alonso: “So cosa si prova nella foga del momento, ma è bello sapere cosa pensa lui di me. Non è stato intenzionale l’incidente e me ne assumo la responsabilità: è quello che fanno gli adulti”, ha detto il sette volte campione.
Scuse, anzi no
Lo stesso Hamilton ha poi aggiunto di non essere interessato all’opinione dell’asturiano e, infatti, il finale è una correzione rispetto alla linea delle scuse: “Gliele avrei fatte se non avessi sentito quello che ha detto. Non ho una risposta vera e propria, preferisco non commentare. Abbiamo avuto risultati diversi nelle nostre gare”, alludendo neanche troppo velatamente ai sette mondiali vinti e al numero dei successi in carriera. A rincarare la dose è intervenuto anche il Team Principal della Mercedes, Toto Wolff, sottilmente ironico nei confronti di Alonso e delle sue accuse: “[Lewis] ha iniziato spesso davanti e ha vinto sette titoli mondiali, quindi quella strategia ha funzionato”, ha rimarcato il manager austriaco. La guerra dialettica e in pista probabilmente non finirà mai tra i due. Mai come ora, verrebbe da dire: alla prossima…