La Red Bull non è Verstappen Racing
Qualche giorno fa Jos Verstappen aveva lavorato pubblicamente affinché la Red Bull sostenesse il figlio Max nella lotta al Mondiale. Sostegno di parte, ma parole pesanti per uno che di professione ormai fa il padre del campione del mondo. D’altronde, negli occhi di tutti ci sono due fotogrammi recenti e ben precisi. A Barcellona l’ordine di scuderia che ha deciso l’arrivo del Gran Premio, privando Sergio Perez della possibilità di provare a vincere una gara che, forse, va detto, non avrebbe vinto. L’altra istantanea è legata al Gran Premio di Monaco col messicano più veloce di Max Verstappen per tutto il weekend e poi vincente a causa dei disastri di strategia della Ferrari.
Nessuno dei due
Nell’eventuale guerra intestina s’inserisce a gamba tesa e decisa uno che, invece, di professione fa il Team Principal della Red Bull, Christian Horner: “Non stiamo parlando di Sergio Perez Racing o Max Verstappen Racing qui. Riguarda la Red Bull Racing”, ha detto il manager britannico. Che ha poi ribadito chiaramente che i piloti lavorano per la squadra e hanno questa responsabilità ed è importante che si rendano conto che le ambizioni della squadra sono più grandi delle loro. Vangelo del numero della gestione sportiva della scuderia austriaca.
Checo in risalita
E’ altresì sotto gli occhi di tutti che Perez abbia accorciato molto rispetto alla vetta del Mondiale piloti. Il Checo ha quindici punti di distacco dal leader e compagno di team, Verstappen, e appena sei dal ferrarista Charles Leclerc. “Lui è in questo campionato tanto quanto lo è Max, la differenza tra loro due è nulla. Lui e Max sono stati molto più vicini quest’anno”. Lo stesso Horner ha sottolineato anche come Perez stia facendo un ottimo lavoro in stagione e come il delta temporale tra lui e Verstappen sia stato molto più vicino rispetto al 2021.
Nessuna tensione
Apparentemente imperturbabile a vedersi da fuori il campione del mondo, Max Verstappen, che ha posto l’accento su quanto la Red Bull lavori bene di squadra. “Possa il migliore vincere alla fine, giusto?”, ha chiesto l’olandese in modo retorico. “Ovviamente stiamo sempre cercando di fare il meglio che possiamo in pista, ma ci rispettiamo anche molto”. Sarà così anche a Baku nel Gran Premio dell’Azerbaigian? Le risposte a partire da venerdì.