L’Arabia Saudita promette alla Formula 1 le garanzie per correre nel 2023
Il GP d’Arabia Saudita è stato abbastanza tribolato. Infatti, un attacco missilistico ha colpito un impianto petrolifero nei prezzi del circuito di Jeddah, mettendo a serio repentaglio l’intero evento.
Le autorità hanno fornito le sicurezze necessarie per poter correre regolarmente. Nonostante ciò, i piloti hanno partecipato a una riunione di oltre quattro ore nella serata del venerdì prima di decidere di gareggiare. I vertici della Formula 1 hanno promesso di parlare con piloti e team per discutere sui prossimi passi da intraprendere in merito. Il Circus sembra intenzionato a confermare l’evento nel suo calendario annuale.
Le garanzie offerte dal governo dell’Arabia Saudita
La sicurezza in pista è senz’altro un tema molto sentito nel mondo della Formula 1. Ad ogni modo, il governo dell’Arabia Saudita ha promesso di voler portare avanti ogni tipo di sforzo per garantire la piena sicurezza a tutte le componenti della massima organizzazione motoristica.
Lo conferma anche il ministro dello sport locale, il Principe Abdulaziz Bin Turki Al-Faisal, in un’intervista rilasciata ad alcuni media: “Siamo aperti a ogni discussione, anche se non siamo ancora entrati nei dettagli. Ci sedremo a un tavolo per verificare i problemi presenti e le assicurazioni delle quali hanno bisogno le parti. Qualsiasi cosa vogliano, abbiamo intenzione di ospitare la Formula 1 nel miglior modo possibile in tutto il mondo. Discuteremo in maniera aperta con loro per ricevere i rispettivi feedback e gli mostreremo i nostri programmi”.
La gara del circuito di Jeddah si è poi svolta regolarmente con la vittoria di Max Verstappen. Il principe saudita conferma i vantaggi di una gara di F1 perché offrirebbe una forza propulsiva per un cambiamento positivo: “Vediamo dove stiamo andando e siamo qui per una lunga collaborazione. Vogliamo crescere grazie allo sport e far parte della comunità internazionale. Vogliamo che tutti vengano in Arabia Saudita e si sentano a loro agio”.
Inoltre, Adbulaziz ha sottolineato come la Formula 1 e la Formula E abbiano consentito al Paese di diventare più responsabile: “Siamo stati spesso accusati di essere esclusivi. Abbiamo iniziato ad aprirci grazie alla Formula E, fornendo numerosi visti turistici. Stiamo invitando il mondo a venire a scoprire l’Arabia Saudita. Stiamo lavorando molto velocemente. La gente vuole l’apertura”.