Leclerc, amarissimo ritiro! A Barcellona festa Red Bull con Verstappen-Perez
Poteva essere un pomeriggio trionfale per Charles Leclerc e invece il Gran Premio di Spagna regala la prima grandissima amarezza alla Ferrari. Il monegasco domina per quasi una ventina di giri, facendo il vuoto, ma viene tradito dalla sua F1-75 e si deve ritirare. Vince la Red Bull di Max Verstappen davanti al compagno di squadra Sergio Perez. Completa il podio la Mercedes di George Russell davanti a Carlos Sainz. Lo spagnolo nel finale supera Hamilton (problemi di gestione carburante). La Red Bull torna padrona del mondiale piloti (Verstappen +6 su Leclerc) e costruttori (+26 sulla Ferrari).
Leclerc chiude la porta
Al via le Ferrari partono in maniera molto differente. Leclerc scatta bene e chiude la porta in faccia a Verstappen, che ci prova ma non rischia alla curva 1, come aveva dichiarato ieri. Sainz invece compie una partenza brutta e perde due posizioni a vantaggio di Russell e Perez, difendendosi dall’assalto di Hamilton. L’inglese, però, durerà nulla alle spalle delle Ferrari numero 55. Pochi secondi e una collisione con la Haas di Kevin Magnussen lo costringono ai box. Fuori il danese, gara parzialmente rovinata per il sette volte campione del mondo. E poco dopo finisce in testacoda anche Sainz alla curva 4: nessun danno per la monoposto e le gomme, ma sei posizioni perse e gara che si complica maledettamente.
Errori e… Russell, che pilota!
Proseguono i colpi di scena con Verstappen che finisce fuori in testacoda alla stessa curva 4 che aveva causato l’uscita nella ghiaia di Sainz qualche giro prima. L’olandese lamenta un colpo di vento e, in effetti, è un’uscita strana. Il campione del mondo s’accoda prima al compagno di squadra Perez per qualche giro, poi arriva l’inevitabile ordine di scuderia che gli permette di passare. Ma la RB18 palesa un problema evidente al DRS che non gli consente di completare il sorpasso sulla Mercedes di Russell. L’ala mobile a volte si abbassa, a volte no. L’orange si lamenta coi box per l’ennesimo problema di affidabilità col giovane britannico che, però, chiude più volte sui tentativi della Red Bull numero 1: è definitivamente sbocciato un campione!
Il colpo di scena
Davanti, intanto Leclerc continua a martellare giro su giro e crea la voragine sul resto del gruppo. Attorno al ventiduesimo giro si ferma per un primo pit stop velocissimo con la sua Ferrari che rientra con sette secondi di vantaggio che diventano rapidamente tredici. Al ventottesimo giro il colpo di scena di tutto il fine settimana: la Ferrari perde completamente potenza ed è costretta ad un ritiro amarissimo. La causa è legata al turbo ed è il primo, gravissimo, problema di affidabilità della rossa in questa stagione. Così, si ritrova leader George Russell, ma dura poco, perché i tempi della sua Mercedes crollano e subisce il sorpasso di Sergio Perez. E per di più da dietro Verstappen martella giri veloci e si avvicina all’inglese. Al campione della Red Bull non serve una manovra in pista perché si ritrova davanti nel gioco dei pit stop. Intanto dietro Sainz imposta giocoforza la gara sulle tre soste. Lo spagnolo supera qualche rivale (che non avrebbe dovuto essere) diretto e va in lotta per le posizioni di rincalzo, attorno al quarto posto.
Finale Red Bull
A venti giri dalla fine, la sfida è in casa Red Bull. Verstappen rientra ai box ed esce con una manciata di secondi dal compagno Sergio Perez. Arriva l’inevitabile ordine di scuderia dal team radio (“Se ne ha di più [Max], fallo passare”) a cui il messicano risponde con un inequivocabile “questo non è leale!”, scansandosi all’arrivo alle sue spalle dell’olandese. Nella lotta per il podio, a quattordici giri dalla fine si ferma Russell, che però riesce a conservare il terzo posto. La battaglia è tutta per la quarta piazza con Sainz che insegue Bottas ed è inseguito da Hamilton, bravissimo nella gestione delle gomme. Verstappen chiude in parata davanti a Perez, con Russell tranquillo terzo. Quarto finisce Sainz, che nel finale supera Hamilton, alle prese con problemi di gestione carburante. Ottimo sesto posto di un pulitissimo Bottas. Nel mondiale, la Red Bull prende il comando. Monaco è dietro l’angolo, la Ferrari potrà rifarsi subito e sfatare la maledizione monegasca di Leclerc.
Gran Premio di Spagna 2022: l’ordine d’arrivo
POS | PILOTA | NAZ. | TEAM | TEMPO |
1 | Max Verstappen | NED | Red Bull | |
2 | Sergio Perez | MEX | Red Bull | +13.072 |
3 | George Russell | GBR | Mercedes | +32.927 |
4 | Carlos Sainz | ESP | Ferrari | +45.208 |
5 | Lewis Hamilton | GBR | Mercedes | +53.393 |
6 | Valtteri Bottas | FIN | Alfa Romeo | +59.630 |
7 | Esteban Ocon | FRA | Alpine | +1:15.145 |
8 | Lando Norris | GBR | McLaren | +1:22.328 |
9 | Fernando Alonso | ESP | Alpine | +1 lap |
10 | Yuki Tsunoda | JPN | AlphaTauri | +1 lap |
11 | Sebastian Vettel | GER | Aston Martin | +1 lap |
12 | Daniel Ricciardo | AUS | McLaren | +1 lap |
13 | Pierre Gasly | FRA | AlphaTauri | +1 lap |
14 | Mick Schumacher | GER | Haas | +1 lap |
15 | Lance Stroll | CAN | Aston Martin | +1 lap |
16 | Nicholas Latifi | CAN | Williams | +2 lap |
17 | Kevin Magnussen | DEN | Haas | +2 lap |
18 | Alexander Albon | THA | Williams | +2 lap |
19 | Guanyu Zhou | CHN | Alfa Romeo | OUT |
20 | Charles Leclerc | MON | Ferrari | OUT |