Leclerc: “Collaborazione contro Verstappen”. Ma Sainz lo gela: “Vedremo…” (video)
L’esito finale non è clamoroso a guardarlo così: vince Verstappen davanti a Leclerc e Sainz. Un po’ quel che tutti avevamo immaginato potesse accadere alla fine della Sprint del Gran Premio d’Austria. Pur sempre una gara, ma forse troppo corta per immaginarsi chissà quali colpi di scena. Ma in realtà, invece, quel che la classifica finale non può descrivere è la lotta in casa Ferrari. Una piccola battaglia a suona di staccate, sorpassi, bloccaggi. Lotta leale senza prendersi troppi rischi, ma pur sempre lotta. Ed è il classico caso in cui il terzo incomodo, al secolo Max Verstappen, gode come un riccio.
Profeta in… casa
Il pubblico era tutto per lui. D’altronde è il campione del mondo sul circuito di casa. Si chiama Red Bull Ring e fino a che Verstappen siederà sul seggiolino della scuderia austro-britannico il gran premio di casa è quello di Spielberg . “Bellissimo vedere questo pubblico e tanto arancio sulle tribune. La gara è stata discreta, avevamo un buon passo all’inizio, dopodiché eravamo molto vicini come ritmo con le Ferrari”, il commento di Max. Che poi ha aggiunto che le Sprint dovrebbero essere così, piuttosto divertenti spingendo al massimo dall’inizio alla fine. E magari, aggiungiamo noi su suo impulso, con una bella lotta in casa Ferrari che gli regali un po’ di vantaggio. “Loro all’inizio hanno lottato tra di loro, per questo sono riuscito a staccarmi un po’. Il passo però era simile”, la chiosa del campione di Hasselt.
Collaborazione cercasi
Il ritratto della felicità assoluta non è quello di Charles Leclerc. Nulla di preoccupante, ma s’intuisce lontano cento chilometri – quelli della Sprint appunto – che il monegasco non sprizza entusiasmo per la battaglia intestina con Sainz: “La battaglia speravo di farla con Max e non Carlos, ma vabbè… spero domani collaboreremo”, la replica con annesso sorriso amarognolo di Leclerc. Sulla gara Sprint e quel gap iniziale, l’analisi del numero sedici è piuttosto chiara: “Max era molto veloce, ha spinto tantissimo all’inizio. Io controllavo le mie gomme per attaccare alla fine, però c’è stata una breve battaglia con Carlos”, ha spiegato il monegasco.
Visioni differenti
Un po’ diversa l’interpretazione dell’altro uomo in rosso, Carlos Sainz. Chiaramente le parole non sono in conflitto con quelle del compagno di squadra, però si comprende come per lo spagnolo la battaglia interna non sia spiacevole. “Sono partito bene, ho avuto un paio di lotte all’inizio, le gare sono così, è stato divertente”, ha detto il numero cinquantacinque in rosso. “Forse ho surriscaldato un po’ le gomme correndo dietro Charles, quindi ho dovuto alzare il piede per recuperare e la mia gara è finita lì”. Anche Carlos Sainz, però, è proiettato alla gara di domani, ma con un approccio diverso rispetto a quello di Leclerc. Alla domanda sulla collaborazione rossa contro Verstappen, la risposta è un sibillino “Vedremo…”, piuttosto differente da quello del compagno di team. “L’importante è essere entrambi in lotta e fare del nostro meglio per battere Max”. Capito, Charles?