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Leclerc: “Credo al Mondiale, ma le delusioni sono difficili da digerire”

MONTE-CARLO, MONACO - MAY 28: Monacan driver Charles Leclerc greets crowd after the qualifying session at the Monaco street circuit in Monaco, ahead of the Monaco Formula 1 Grand Prix, on May 28, 2022. (Photo by Hasan Bratic/Anadolu Agency via Getty Images)

E’ difficile prendere un gancio al mento e rimanere in piedi. E ammesso che tu ci riesca, poi te ne arrivano altri quattro o cinque: jab, sinistri, diretti, ovunque. Una gragnuola di pugni da mettere ko un toro. Una quantità di botte che stenderebbero al tappeto anche il Mike Tyson dei tempi migliori. Sul ring del pugilato o nella vita. O, magari, nelle corse di Formula 1, dove Charles Leclerc è stato messo giù di continuo negli ultimi tre mesi. Dalla sfortuna, soprattutto. Che si chiami affidabilità della sua monoposto o strategia sciagurata del muretto Ferrari. Insomma, per beffa del destino, praticamente mai per sua colpa. Ma la voglia di rialzarsi gli è rimasta intatta. Più quarantasei o meno quarantatré fa tutta la differenza del mondo, certo. L’atteggiamento del monegasco pare, però, sempre lo stesso.   

Mai più

Il succo di un vantaggio gigantesco dopo sole tre gare e scialacquato in un amen è tutto in una catena di eventi consecutivi e imprevisti. Su Charles Leclerc pare aleggiare la celeberrima nuvoletta di Fantozzi in questi mesi. Se ne sono accorti tutti, avversari e tifosi. Ma non è solo sfortuna, ci sono anche diversi errori “esterni”, indipendenti dalle performance del monegasco: “Abbiamo bisogno di assicurarci che questo tipo di cose non capitino troppo spesso in stagione, da parte mia è stata difficile da digerire la somma delle delusioni delle ultime cinque gare”, ha affermato il numero sedici in rosso.

Stop polemiche

Leclerc ha poi giustamente addossato la responsabilità dei mancati podi nelle ultime cinque gare unicamente all’affidabilità e ad un generico e diplomatico “quel che mi è capitato”, quasi a non voler infierire o alimentare altre tensioni in un momento non facile per la Ferrari. A dimostrazione della particolarità della situazione c’è stato l’incontro di qualche sera fa col Team Principal Mattia Binotto. Una serata servita per stemperare i dissidi tra il numero uno della gestione sportiva del Cavallino e il suo pilota dopo il turbolento finale di Silverstone: il tutto all’immediata vigilia del Gran Premio d’Austria a Spielberg, a casa Red Bull. “Non è facile, ma sono motivato come prima, questo non cambia”, la rassicurazione dell’idolo dei ferraristi.

Fiducia

L’approccio di Leclerc al weekend austriaco è di “estrema fiducia”, nonostante le delusioni in sequenza di questi mesi. Credere in sé stessi pare il mantra del monegasco: “possiamo disputare un gran fine settimana, e guardando al lungo periodo, credo al Mondiale come prima”, l’ammissione dell’ex leader della corsa iridata. Che poi ha aggiunto di sentire il supporto del team, il quale non è svanito nelle ultime gare. Anzi, aggiunge l’uomo più veloce del Principato, “all’interno della squadra stiamo lavorando per migliorare il più possibile in pista e a livello operativo”. Che sia il momento di spezzare l’incantesimo e far ripartire l’inseguimento a Verstappen proprio a casa Red Bull?