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Leclerc si autoflagella dopo l’errore: “Una cosa inaccettabile” (video)

LE CASTELLET, FRANCE - JULY 22: Charles Leclerc of Monaco and Ferrari prepares to drive in the garage during practice ahead of the F1 Grand Prix of France at Circuit Paul Ricard on July 22, 2022 in Le Castellet, France. (Photo by Dan Istitene - Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

Questa volta non c’entra l’affidabilità. Il motore della sua Ferrari rombava benissimo e filava che era una bellezza. Nessun silenzio tombale come a Barcellona o a Baku. E non c’entrano nemmeno le scelte del muretto come a Monaco o Silverstone. Nessuno screzio con Binotto. Questa volta l’errore è tutto di Charles Leclerc. Un testacoda con la macchina che impazzisce e va veloce verso le recinzioni del “Paul Ricard” di Le Castellet. Il colpo di scena che potrebbe costare il Mondiale al monegasco avviene al diciottesimo dei cinquantatré giri del Gran Premio di Francia, una gara che l’uomo del Principato stava conducendo con meno di due secondi virtuali di distacco su Verstappen. Poi la fermata ai box dell’olandese e quell’imperativo “spingere” che il muretto non ha quasi nemmeno finito di suggerire via radio.

Responsabile

Charles Leclerc è ferocissimo con sé stesso nell’analizzare il suo errore e non cerca scuse. Il pilota della Ferrari è il ritratto dell’autoflagellazione quando si presenta alle interviste, circa una mezzora dopo il ritiro. “Problema di affidabilità? No, non c’entra niente. C’è stato un problema quando avevo già toccato il muro e la retromarcia non funzionava, quindi non potevo togliermi dal muro e andare indietro”, ha spiegato Leclerc ai microfoni di Sky Sport F1. Lo stesso monegasco ha poi aggiunto che la sua macchina non sembrava così tanto danneggiata, a parte l’ala davanti, ribandendo di non conoscere le ragioni dell’errore.

Non si può

Il ritiro del primo rivale lancia Max Verstappen in classifica. L’attuale campione del mondo pare avviato verso la riconferma del titolo. Sessantatré punti di vantaggio e solo una gara, domenica prossima in Ungheria, prima della pausa. Un campionato in cui l’olandese non ha ancora commesso errori. I due “zero” collezionati nelle prime tre gare sono figli di problemi di affidabilità dalla RB18. Discorso diverso, invece, per Leclerc: “Io non posso fare questi errori. Da inizio anno sono a un livello molto alto, forse uno dei più alti della mia carriera, però se faccio questi errori non serve a niente essere ad alto livello”, ha detto il numero sedici in rosso.

Colpa mia

La dura analisi di Leclerc è sicuramente influenzata anche dall’assenza assoluta di errori del suo primo avversario, Verstappen. Da lì nasce l’asprezza spietata delle parole auto-accusatorie pronunciate a caldo: “È una cosa inaccettabile. Se a fine anno perdiamo il campionato di 32 punti, quelli che ho perso tra Imola e Le Castellet, saprò da dove arriva questo svantaggio. Vuol dire che arriva da me”, l’analisi del monegasco. Che poi ha parlato anche dell’urlo belluino nel team radio dopo l’incidente: “Non ero consapevole di avere la radio accesa. Avrei preferito tenerlo per me, però è la vita”.