McLaren dice di non essere in vendita
Sono settimane di grande riflessione fuori dalla pista per la McLaren, che si accompagnano ad un weekend a Miami non proprio esaltante, soprattutto se si pensa al passato recente. Ma la cosa che potrebbe togliere il sonno a Woking, per una volta, non è il fine settimana ondivago di Daniel Ricciardo e Lando Norris nel tracciato della Florida. La settimana che ha anticipato il gran premio statunitense è stata un lungo inseguirsi di voci che hanno accostato il nome della McLaren a quello dell’Audi.
Un passo indietro
Lunedì scorso, infatti, l’amministratore delegato di Volkswagen, Herbert Diess, aveva aperto all’ingresso in Formula 1 di suoi due marchi prestigiosi, Audi e Porsche. Dal 2026 le due case saranno motoriste, forniranno cioè le power unit alle scuderie. Da lì ufficialmente, ma già da tempo sottobanco, sono partite le trattative. E una molto ben avviata pareva riguardare Woking e la casa dei quattro cerchi.
Possibilità zero
A Stoccarda si continua a parlare di Red Bull, con l’accordo col timer puntato sul 2026 tra la scuderia e la Porsche che praticamente pare cosa fatta. E sembrava che anche tra McLaren e Audi si viaggiasse spediti, fino a metà della scorsa settimana. La prima ad alzare il dito per segnalare la possibile fumata nera era stata l’agenzia Reuters, che aveva avuto accesso ad una fonte vicina alla Volkswagen. La quale aveva dichiarato confidenzialmente che l’accordo aveva probabilità vicine a zero, sostanzialmente. La stessa fonte aveva poi aggiunto che era stata formulata una cifra attorno ai 500 milioni di euro per l’acquisto dell’intera scuderia.
La smentita
Nelle ultime ore è intervenuto anche il CEO di McLaren, Zak Brown, a spegnere gli entusiasmi di chi pensava ad un accordo possibile. “Abbiamo già avuto colloqui con Audi enon siamo in vendita, gli azionisti hanno fatto investimenti sostanziali per dare alla nostra squadra le risorse di cui abbiamo bisogno”, ha detto il manager statunitense. Lo stesso Brown ha anche aggiunto che, in ogni caso, spetterà al Team principal Andreas Seidl la scelta di quale power unit installare.