Mercedes spiega i motivi delle prestazioni non eccezionali in Bahrein
La Mercedes ha mostrato prestazioni deficitarie in occasione del GP del Bahrein, specie se messe a confronto con quelle di Red Bull e soprattutto Ferrari.
Il terzo posto di Lewis Hamilton e il quarto di George Russell non hanno nascosto i problemi delle Frecce d’Argento. Il podio è infatti arrivato solo grazie al ritiro delle vetture blu guidate da Max Verstappen e Sergio Perez. In caso contrario, tali piazzamenti sarebbero rimasti solo un’utopia, considerando anche tratti di gara con oltre mezzo minuto di ritardo dai due top team.
Mercedes, un inizio non al massimo
Il propulsore Mercedes ha ostentato una potenza non proprio ottimale, anche per quanto riguarda le altre scuderie fornite, ossia McLaren, Williams e Aston Martin. Eppure, secondo il direttore tecnico del team tedesco James Allison, la situazione era dovuta a una motivazione ben precisa.
“Credo che la maggior parte dei problemi derivi dal nostro alettone posteriore”, esordisce Allison nel debriefing della scuderia. “Stavamo utilizzando l’ala posteriore più grande. Si tratta di un fattore essenziale per la resistenza dell’auto, in grado di fare la differenza per la velocità di punta alla fine di un rettilineo. Potrebbe esserci qualche problema anche nella potenza del motore, ma nessun team ha un controllo ben preciso su questo e le differenze potrebbero essere piccole”.
In pratica, la Mercedes avrebbe scelto di utilizzare un’ala posteriore più grande rispetto alla concorrenza. Perché? Risponde Allison: “Ci siamo dati da fare per rendere la macchina più veloce possibile, ma non abbiamo raggiunto il massimo della competitività. L’ala più grande ci serve per incrementare il carico aerodinamico e fare il miglior tempo possibile, anche se non è sufficiente”.
L’obiettivo della scuderia anglo-tedesca è ovvio, ossia migliorarsi in vista delle prossime gare. “Vogliamo rendere la nostra monoposto più performante e ci occuperemo anche dell’alettone posteriore, con lo scopo di incrementare la massima velocità in rettilineo”, conclude James Allison.