Mercedes, Wolff “avverte” i suoi: “Silverstone cult”
E alla fine arrivò in casa Mercedes il Gran Premio che ne vale due, tre, quattro. I pragmatici obbietteranno che i punti in palio sono sempre venticinque (più uno) per il vincitore, ma si sa che ci sono gare che pesano molto di più. Andate a chiedere ai ferraristi di Monza, il tempio della velocità che si snoda nella marea rossa. Ecco, il Gran Premio di Gran Bretagna pesa tanto per Toto Wolff e soci e lì, a poche miglia da Brackley, le brutte figure non sono ammesse.
Vietato sbagliare
Il circoletto rosso a segnare Silverstone e il 3 luglio sul calendario è presente sul calendario di casa Mercedes da quando si è reso noto il programma della stagione di Formula 1. “E’ sempre uno degli appuntamenti cult della stagione, è la nostra pista di casa”, ha detto il Team Principal Toto Wolff, “dal momento che le sedi di Brackley e di Brixworth sono a pochi chilometri dal circuito”. Insomma, come sottolinea Wolff senza girarci attorno, tutti i membri del team saranno in tribuna venerdì per vedere dal vivo il frutto del loro lavoro. Ergo, sarà molto emozionante. Come dire, loro sgobbano, e voi, George e Lewis, rendeteli orgogliosi.
Aggiornarsi
La variabile a Silverstone è la stessa che si vede un po’ ogni weekend: quella degli aggiornamenti. Chi li porta, chi allarga i cordoni della borsa del budget cap, può mettere la zampina un po’ più avanti e guadagnare terreno sui diretti avversari. “Sappiamo che i due top-team hanno un vantaggio notevole ora”, ha ammesso il numero uno della gestione sportiva delle frecce d’argento. “L’obiettivo è chiudere il gap, Silverstone in passato ha sempre esaltato le caratteristiche della nostra macchina e ha un asfalto molto liscio”, il che può essere un toccasana per il problema del porpoising.
Come ci si arriva
Il ritorno a casa non poteva avvenire in un momento migliore per le Mercedes. Se da un lato George Russell continua a piazzarsi sempre – sottolineato: sempre – tra i top cinque, Lewis Hamilton ha ripreso quota dopo il podio in Canada, il secondo in stagione. Non male per chi non andava nella top-three dalla gara d’apertura in Bahrain. Una vita fa. “In Canada ci siamo confermati affidabili, avendo qualche sprazzo interessante di velocità”, ha sottolineato il manager austriaco. “Sappiamo che abbiamo una montagna da scalare per raggiungere le prestazioni di Ferrari e Red Bull, ma abbiamo trovato il sentiero”. E quella strada porta a casa e al Gran Premio più importante dell’anno.