Monaco, horror Ferrari e Perez ringrazia
Sergio Perez ha vinto il Gran Premio di Monaco di Formula 1 dopo una gara folle, prima posticipata a causa di un diluvio e, poi, gettata totalmente via dalla Ferrari. Il messicano ha anticipato la Ferrari di Carlos Sainz e l’altra Red Bull di Max Verstappen. Ma la vittoria è stata letteralmente buttata alle ortiche dal muretto Ferrari con un errore-orrore di strategia che è costato a Leclerc un salto all’indietro di ben tre posizioni. Il monegasco stava guidando agevolmente su un tracciato in cui era impossibile superare, quando è stato chiamato al box due volte in pochi giri: un disastro completo. La maledizione continua, ma questa volta l’idolo di casa non ha colpe.
Partenza tribolata
La partenza del Gran Premio di Monaco è tribolatissima. A pochi minuti dal giro di formazione un acquazzone si abbatte sul Principato. Il via alla gara dapprima è posticipato di nove minuti, diventati poi sedici. Desta stupore il fatto che alcuni team non abbiano a disposizione le gomme Full Wet, quelle da pioggia estrema. Il rinvio consente a queste scuderie, per esempio Red Bull, di recuperarle. Alle 15.16 il Direttore di gara Nils Wittich dà il sospirato “ok” e le monoposto partono dietro alla Safety Car sotto una pioggia praticamente monsonica. Scontato il rientro ai box, dove le vetture escono alle 16.10, un’ora e dieci minuti dopo l’orario iniziale.
Dopolavoro ferroviario
Niente pioggia al via, ma strade piene d’acqua e quasi tutti con le gomme da bagnato vero. Ad eccezione di Gasly con coraggiosissime intermedie. Il via dietro la Safety Car lo detta, di fatto, Leclerc. I primi dieci giri sono di studio puro, con tempi a trenta secondi da quelli della pole di ieri. Nessun rischio, solo qualche scodata iniziale per Charles Leclerc e qualche altro pilota. La strategia dell’AlphaTauri paga dividendi per Gasly con tempi anche due secondi più veloci rispetto agli altri.
Erroraccio Ferrari
La Red Bull si accoda alla strategia di Gasly chiamando Sergio Perez per montare le intermedie. Il circuito si asciuga velocemente e l’idea originale del Cavallino è quella di passare direttamente alle slick, visto l’andazzo. Cosa che non avviene per Leclerc. L’ex leader del mondiale va al box per montare le intermedie, ma pochi giri dopo viene richiamato addirittura per passare alle slick. Un errore di strategia clamoroso che costa tre posizioni al monegasco. Et voilà, si formano due coppie: davanti c’è il Checo Perez con Sainz (che non vuole fermarsi) incollato. Stessa situazione per Verstappen con Leclerc.
Botto Schumacher
Al giro ventisei Mick Schumacher manda a muro la sua Haas, che si àncora col posteriore e si spezza in due. Incidente spettacolare, ma per fortuna nulla di che per il tedesco. Entra la Safety Car per qualche giro, ma poi viene esposta la bandiera rossa. Tutti ai box con Leclerc, che stava dominando la gara, furibondo. Gara folle, che rimane in ghiaccio per una ventina di minuti. Si riparte di nuovo, per l’ennesima volta, dietro la Safety Car che si sposta al trentaduesimo giro, con quaranta minuti per arrivare alle due ore massime. C’è la certezza che non si completeranno i settantasette giri.
Posizioni cristallizzate
Per quanto i distacchi siano minimi, superare a Monaco è qualcosa di paranormale. Anche per chi come Lewis Hamilton insegue Fernando Alonso nella lotta per la settima posizione. Per quanto lo spagnolo giri un paio di secondi più lento di tutto il gruppo per un problema, nada. Nessuna chance. Idem, ovviamente per il quartetto Red Bull-Ferrari davanti. Il gioco dei quattro dell’Ave Maria è quello di distanziarsi un paio di secondi dalla preda per timbrare il giro più veloce in gara che significa punto addizionale. La gara folle si riduce alla prevedibilità più assoluta. L’arrivo è a quattro in due secondi con Perez che anticipa Sainz e Leclerc. Buonissimo quinto posto di George Russell e sesto di Lando Norris, che anticipano Alonso e Hamilton. Cose che solo al Principato.
GP di Monaco 2022: l’ordine di arrivo
POS | PILOTA | NAZ. | TEAM | TEMPO |
1 | Sergio Perez | MEX | Red Bull | |
2 | Carlos Sainz | ESP | Ferrari | +2.9 |
3 | Max Verstappen | NED | Red Bull | +3.1 |
4 | Charles Leclerc | MON | Ferrari | +5.4 |
5 | George Russell | GBR | Mercedes | +12.2 |
6 | Lando Norris | GBR | McLaren | +41.0 |
7 | Fernando Alonso | ESP | Alpine | +51.5 |
8 | Lewis Hamilton | GBR | Mercedes | +53.3 |
9 | Valtteri Bottas | FIN | Alfa Romeo | +55.0 |
10 | Sebastian Vettel | GER | Aston Martin | +58.7 |
11 | Pierre Gasly | FRA | AlphaTauri | +59.4 |
12 | Esteban Ocon | FRA | Alpine | +1:02.2 |
13 | Daniel Ricciardo | AUS | McLaren | +1:04.3 |
14 | Lance Stroll | CAN | Aston Martin | +1:05.8 |
15 | Nicholas Latifi | CAN | Williams | +1 lap |
16 | Guanyu Zhou | CHN | Alfa Romeo | +1 lap |
17 | Yuki Tsunoda | JPN | AlphaTauri | +1 lap |
18 | Alexander Albon | THA | Williams | OUT |
19 | Mick Schumacher | GER | Haas | OUT |
20 | Kevin Magnussen | DEN | Haas | OUT |