Monaco, Leclerc gongola e Verstappen chiama la pioggia
E’ al settimo cielo il poleman di Monaco, Charles Leclerc, dopo aver timbrato la pole position numero 14 in carriera. Una primo posto nelle qualifiche da lui stesso definito “speciale”, vista l’importanza di partire dalla casella numero uno sulle stradine strettissime del Principato e il fatto di giocare in casa. Il monegasco si è definito davvero felice: “Il weekend è andato liscio fino a questo momento”, ha detto il ferrarista. “Alla fine stavo migliorando parecchio, ero 4 decimi più veloce di fermarmi. Era un gran bel giro. La macchina dava sensazioni fantastiche”, ha detto. Aggiungendo che sarà fantastico avere il compagno di squadra Carlos Sainz al suo fianco e che, con pioggia o all’asciutto, domani per lui non cambierà nulla. Beata fiducia nei propri mezzi.
Sainz accigliato
Un pizzico di delusione per Carlos Sainz che per il secondo anno di fila pregustava la gioia di timbrare una pole a Monaco, salvo poi finire beffato da un incidente altrui. In particolare, la lieve collisione con Perez era davvero inevitabile per lo spagnolo: “Ho visto la bandiera gialla appena prima di centrarlo, ci sono riuscito appena appena”, ha chiarito il madrileno. Che poi ha ribadito che la pole “era possibile”. Sul domani che vale tutto, la domenica di gara, Sainz ha le idee chiarissime: “La macchina è stata fantastica tutto il weekend, quindi andremo all’attacco”. Sul meteo, il pensiero del numero cinquantacinque coincide con quello del compagno di squadra Leclerc: “Pioggia o sole? Non mi dispiace nessuno dei due casi”.
Verstappen “complottista”
Visione differente e grande amarezza per il leader del Mondiale, Max Verstappen. Il campione del mondo ha posto l’accento sull’esigenza di cambiare qualcosa. “[A Monaco] altrimenti finisce che conviene fare un giro buono e poi metterla a muro”. Sulla questione meteorologica che sta inevitabilmente animando i pensieri e le discussioni nel paddock, l’olandese la vede in modo molto più deciso rispetto ai due del Cavallino: “La pioggia è l’unica speranza per me per poter fare qualcosa domani in gara”, ha chiosato Verstappen.
Mercedes marsupiale
Il canguro del mondiale si chiama Mercedes. Che non significa avanzamento o arretramento in classifica, con un salto a mò di marsupiale australiano. Bensì l’eterno problema porpoising di questo inizio di stagione. Il saltellamento è tornato in modo molto spinto a Monaco e Lewis Hamilton non ci gira attorno: “La macchina va piuttosto male e dobbiamo prendere dei grossi rischi per avvicinarci ai tempi delle auto che ci precedono”. L’ex campione iridato ha poi chiarito che anche senza l’incidente del Checo Perez il risultato finale per lui non sarebbe cambiato granché e che quei “sei decimi” di distanza ci sarebbero comunque stati nel tempo finale. Di sicuro Toto Wolff stanotte farà la danza della pioggia.