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Per Ecclestone, Wolff si è stancato di Hamilton

Motorsports: FIA Formula One World Championship 2015, Grand Prix of Bahrain, Toto Wolff (AUT, Mercedes AMG Petronas Formula One Team), Paddy Lowe (GBR, Mercedes AMG Petronas Formula One Team), Bernie Ecclestone (GBR, President and CEO of Formula One Management and Formula One Administration), (Photo by Hoch Zwei/Corbis via Getty Images)

Il classico angolo di Bernie Ecclestone si arricchisce di nuove interpretazioni. Per una volta, l’ex patron della Formula 1, però, lascia perdere il livore misto ad altri sentimenti umanissimi, per carità, nei confronti della nuova gestione del circus che una volta fu suo. E che oggettivamente ha reso un prodotto di livello planetario, ci mancherebbe. Ora, però, il focus del Bernie-pensiero è legato alla situazione in casa Mercedes, con la competizione tra George Russell e Lewis Hamilton, tra il giovane apprendista e il vecchio super-campione.    

Bravo George

Le parole di apprezzamento di un mostro sacro della Formula 1 come Bernie Ecclestone non passano inosservate. Se poi sono indirizzate ad un connazionale potrebbero essere doppiamente gradite. “Non credevo che [Russell] fosse così bravo, davvero ha fatto un ottimo lavoro e sono sorpreso”, ha dichiarato Ecclestone al tabloid britannico Daily Mail. E fin qui verrebbe da pensare che il buon Bernie, per una volta, abbia lasciato a casa gli artigli. O essersi dimenticato di ingurgitare la sanissima dose giornaliera di pane e polemiche.

Lewis che fa?

E invece no. Bernie è sempre Bernie, e anche quando loda qualcuno, potrebbe non essere quel qualcuno il focus delle sue parole. Infatti, lodando il lavoro del giovane Russell, il manager britannico non la manda a dire a Hamilton. Russell bravo, quindi, si diceva. “O magari Lewis ha fatto un cattivo lavoro?”, s’è chiesto in maniera retorica. “Direi tutte e due le cose. Toto è un po’ stufo di Lewis. Non credo che ci stia provando davvero. Mettiamola in un altro modo: Lewis non sembra preoccupato di perdere”, e qui riconosciamo a pieno il buon Bernie.

La provocazione

La situazione potrebbe risolversi con una magata in stile Wolff. In questo caso costretto a trovare soluzioni come il Wolf con una “f” in meno di tarantiniana memoria. “Lewis potrebbe vendere la sua posizione a Toto, potrebbe dire una cosa del genere: questo è quanto prendo, io mi ritiro e ricevo la metà di quello che prenderei”, la provocazione di Ecclestone. Che, al momento, pare uno scenario da fantamotori. Certo è che una situazione come quella attuale è difficilmente estendibile temporalmente parlando. Non sarebbe sostenibile per nessuna delle parti – Mercedes e Hamilton , in primis – uno scenario con Russell sempre affamato e avanti rispetto ad una prima guida, sette volte campione del mondo, pilota più vincente della storia e santone vivente dei motori. Chissà.