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Perez si smarca da Verstappen: “Sulla macchina cerchiamo cose diverse”

BAKU, AZERBAIJAN - JUNE 12: Race winner Max Verstappen of the Netherlands and Oracle Red Bull Racing and Second placed Sergio Perez of Mexico and Oracle Red Bull Racing celebrate on the podium during the F1 Grand Prix of Azerbaijan at Baku City Circuit on June 12, 2022 in Baku, Azerbaijan. (Photo by Dan Istitene - Formula 1/Formula 1 via Getty Images)

Piloti diversi, sensazioni diverse, talento anche, ma stesso team. La parabola neanche troppo singolare di Sergio Perez e Max Verstappen vede entrambi impegnati per portare più in alto possibile la loro Red Bull, ma da piani differenti. Il Checo ha sicuramente fatto passi avanti in questa stagione rispetto alla scorsa annata, il distacco dal fenomeno olandese resta il più corposo dell’intero Mondiale, se si guarda all’accoppiata di piloti della stessa scuderia. 85 punti sono tantissimi, ma neppure esageratamente tanti se si considera che il messicano si trova praticamente a confrontarsi con un alieno che in tredici gare non ha, di fatto, sbagliato nulla.

Miglioramento

Eppure in questa stagione i passi in avanti del pilota di Guadalajara sono innegabili, tant’è che a un certo punto si era addirittura parlato di lui come uno dei candidati alla corona iridata, davanti addirittura a Charles Leclerc. Poi, dopo la vittoria di Monaco e il rinnovo del contratto al 2024, pare essersi smarrito. Con una vittoria e cinque secondi posti è difficile tenere il passo di quel fenomeno di Verstappen. Il sorriso al messicano, però, è rimasto: “E’ stato un buon miglioramento, penso di essere più a mio agio in macchina in questa stagione”, ha detto Perez a racingnews365. “Penso che essere al mio secondo anno con la squadra e il cambio di regolamento mi abbia sicuramente aiutato”, ha spiegato.

Diversi

Quando si corre per lo stesso team, soprattutto se è la scuderia numero uno al momento, il paragone col compagno è inevitabile. Sergio Perez ha chiarito che lui e Verstappen “cercano cose diverse” con l’assetto e che le differenze di guida ci sono, al di là dei risultati. “Il modo in cui pigiamo l’acceleratore e il modo in cui freniamo è la più grande differenza tra noi”, ha chiarito. Spiegando anche come sia molto difficile confrontare la differenza tra piloti in termini di stili di guida. Differenze tante, sicuramente. Ma anche risultati simili in certi weekend. “In alcuni fine settimana siamo estremamente vicini e in altri non siamo così vicini”, ha commentato il messicano.

Lo sviluppo

Eppure viene da chiedersi se, con due piloti differenti, lo sviluppo della Red Bull RB18 non sia confusionario. Situazione negata da Perez e, ovviamente, i risultati della classifica costruttori gli danno ragione su tutta la linea. “Stiamo entrambi spingendo in direzione del miglioramento della macchina”, ha chiarito, a voler sgomberare il campo da ogni polemica. “Alla fine, il team sta mandando avanti lo sviluppo e stiamo spingendo, cercando di ottenere il massimo ogni singolo fine settimana”. Un lavoro di squadra, con la Red Bull che si giova del supporto di un fenomeno e di un grande secondo. Ma non diteglielo a Perez, lui proprio non vuol sentire parlare di seconda guida…