Red Bull, l’obiettivo è mettere pressione alla Ferrari (video)
Un secondo e un terzo posto non possono mai plasticamente soddisfare una scuderia campione del mondo. E’ proprio una questione istintiva. Tutto ciò che è sotto il numero uno farà storcere il naso. Poi, dall’altro lato, è pure vero che ogni tanto, specie in un campionato lungo, bisogna agire come formichine. La prima fila di Sergio Perez e la terza posizione di Max Verstappen dopo le qualifiche del Gran Premio d’Azerbaigian non vengono accolte male in casa Red Bull, anche se c’è lavoro da fare in vista della gara.
Mani avanti
Mette in guardia tutti Max Verstappen, che però si prende il buono di una terza piazza di partenza su un circuito cittadino come quello di Baku: “Ti prendi sempre un bel po’ di rischi e spingi la macchina al limite su un circuito cittadino”, ha detto l’attuale leader del mondiale, “ma devi anche essere contento del bilanciamento della macchina e io non l’avevo”, ha ammonito. L’olandese ha poi ammesso di aver commesso piccoli errori ma in generale ha solo faticato un po’ a trovare l’equilibrio tra anteriore e posteriore della monoposto. Insomma, poteva andare peggio, ma di lavoro da fare prima della gara potrebbe essercene tanto.
Pressione
L’obiettivo in casa Red Bull è quello di mettere pressione alla Ferrari. Il dirigente Helmut Marko ha detto che avere diviso le Ferrari, senza aver permesso alle rosse di colonizzare la prima fila come accaduto a Monaco, può essere considerato già un buon risultato. Ma Marko, si sa, è l’uomo delle polemiche e dei bicchieri solo mezzi pieni. Più aderente alla realtà è il Team Principal Christian Horner: “La Ferrari ha avuto un leggero vantaggio su un solo giro, ma siamo al secondo e terzo posto su una pista su cui puoi sorpassare, quindi dovrebbe essere una gara emozionante”, ha previsto il dirigente britannico. Che poi ha aggiunto di essere rammaricato per una mancata scia che era stata pianificata tra Verstappen e Perez, chiarendo poi che è sempre difficile leggere le situazioni in un circuito in cui il colpo di scena è all’ordine del giorno.