Red Bull, Marko e la Ferrari sotto pressione
E’ probabilmente una questione di abitudine e in questo Helmut Marko potrebbe avere ragione. Il 78enne Responsabile del programma giovani della Red Bull ha voluto mettere il ditino nella piaga del momento in casa Ferrari. La gestione dei pit-stop e la reazione ritardata e sbagliata al cambio repentino di strategia della Red Bull è il casus belli delle tensioni nel Cavallino. D’altronde, quando hai il pacchetto macchina migliore più ottimi piloti più prima fila, arrivare secondo e quarto a Monaco crea delusione. Inevitabile.
Pressione da gestire
E la lingua volutamente a sonagli di Helmut Marko sa far vibrare benissimo le corde giuste per pizzicare Maranello. “La Ferrari è sotto pressione”, ha detto. “Leclerc ha difficoltà con questo e commette errori. Questa è la corsa”. Un’analisi volta a stuzzicare un po’ Charles Leclerc che ovviamente non ha grandi colpe su quanto accaduto a Monaco, ma tant’è. “A Monaco abbiamo costretto la Ferrari a reagire alle nostre tattiche ai box e loro hanno reagito istintivamente in modo sbagliato”, ha affermato il consulente della Red Bull.
La pressione di Max
In casa Red Bull, però, non si sta dipanando propriamente il migliore scenario possibile o immaginato. Perché Sergio Perez si trova a quindici punti da Max Verstappen e sicuramente sarà molto convinto delle sue possibilità di vincere il Mondiale. Una pressione in più per il campione del mondo. “Max è calmo, ha abbastanza fiducia in se stesso”, ha affermato Marko a OE24. Un ciclo di quattro vittorie della Red Bull che però non convince il 78enne austriaco ad abbassare la guardia: “Abbiamo ancora 15 gare da disputare e anche Russell è a soli 41 punti da Verstappen. Tutto è ancora possibile”, ha insistito. Lo stesso Marko non crede che la Mercedes sia fuori dal discorso, visto che la W13 sta diventando ogni giorno più veloce e i suoi tempi “sono già al nostro livello o anche migliori”.
Il matrimonio con Perez
Nel weekend monegasco c’è stata anche la firma sul rinnovo di contratto proposto da Red Bull a Sergio Perez. La seconda guida della scuderia austriaca, anzi “uomo squadra”, ha timbrato con la sua firma un’estensione fino al 2024. Che, però, non è stata siglata dopo il Gran Premio vinto sulle strade del Principato. “Il venerdì prima del GP di Monaco, abbiamo prolungato con lui”, ha rivelato Marko. “In effetti, dopo era molto motivato. Con una coppia di piloti del genere è un vero piacere”.