Red Bull, Newey e Perez in coro: “Max tra i migliori di sempre”
Può sembrare un dibattito da bar e, in effetti, probabilmente lo è. Ma c’è sempre un certo gusto mentale nell’immaginare, paragonare piloti, calciatori, sportivi di epoche diverse. Fantasticare su cosa accadrebbe se fossero chiamati da un dio dello sport a confrontarsi sulla stessa pista o sullo stesso campo da gioco. Nel calcio c’è l’eterno Maradona o Pelé, quasi una sfida tra popoli prima ancora che un giochino da passarsi il tempo. Nella Formula 1 promette di entrare nella cerchia magica di questi ragionamenti anche un pilota che abbiamo la fortuna di ammirare alla domenica (e non solo): Max Vestappen.
Duri inizi
Nel giochino si sono inseriti due spettatori interessati: lo storico progettista Adrian Newey e il compagno di squadra alla Red Bull, Sergio Perez. Nel riflettere su questioni che vanno molto oltre l’attualità, Newey s’è concesso una divagazione sugli inizi alla Red Bull nel 2007 assieme a Christian Horner. “Quando sono arrivato alla Red Bull, la gente riteneva che mi stessi suicidando”, l’ammissione del progettista all’Evening Standard. “È ciò che più mi soddisfa, il fatto d’aver portato la scuderia dalle ceneri della Jaguar al team che ora vediamo.”
Tra i migliori
Ma dicevamo del giochino. Per Adrian Newey non è correttissimo paragonare piloti di epoche differenti, ma crede che “Max sia proprio lì con i migliori e penso che l’immagine del pilota soltanto aggressivo sia eccessiva”, ha detto. Ammettendo però che nelle sue prime gare in Formula 1 lo era, ma poi c’è stata un’evoluzione. “In generale è molto tranquillo e misurato, ha riflessi straordinari ed è un piacere lavorare con lui”, ha rivelato. Lo stesso Newey, poi, s’è lasciato andare in un confronto con un altro campione del passato: Mika Hakkinen. Il finlandese non comunicava granché, ha ammesso l’ingegnere britannico, ma se si era in grado di recepire le poche parole, la direzione nello sviluppo della macchina era quella giusta. “I grandi piloti – e colloco Max in questa categoria – sanno cosa chiedono alla macchina, sanno come comunicare con il loro ingegnere di gara ciò che vogliono e anche come ottenerlo”.
Dolcezza inattesa?
Ogni parola proferita su Max Verstappen da un attuale compagno di team potrebbe apparire interessata sotto diversi aspetti. Una carineria obbligata o magari un modo per togliersi pressione. Ma tant’è che anche per Sergio Perez il verdetto è simile a quello di Newey. “Max Verstappen è sicuramente tra i migliori di sempre, se non il migliore”, il lapidario commento del messicano. Che, però, nel mondiale spera ancora di giocare un bello scherzetto al suo vicino di banco. Vincere contro uno dei migliori all-time non è un godimento doppio?