Sainz e l’allarme penalizzazione dopo Monaco
La Ferrari dovrà pagare una multa di venticinque mila euro per un comportamento sbagliato in pista di Carlos Sainz nel corso del Gran Premio di Monaco. La multa è giunta dopo che Sainz aveva ostacolato l’Aston Martin di Lance Stroll durante una sessione di prove libere. Un errore riconosciuto dallo stesso pilota spagnolo che si era anche scusato col canadese, ma che era parso di scarsissima gravità. Il tutto è stato notato dalla Federazione Internazionale che ha sanzionato economicamente lo spagnolo.
Messaggi errati
Il problema di Sainz nelle terze prove libere è stato legato a “una serie di messaggi grossolanamente errati, via radio, sui divari rispetto alle auto dietro” ricevuti dal numero 55 via. In sostanza, il figlio del grande Carlos era all’oscuro che Stroll si stesse avvicinando di buon passo. “Non posso contare le volte in cui sono stato impedito a Monaco questo fine settimana, sia pericolosamente che non pericolosamente”, ha detto. Lo stesso Sainz s’è detto dubbioso sul perché la Ferrari sia stata multata di 25.000 euro come squadra per impedimento, sottolineando come in altri casi diversi piloti non siano stati indagati e multati esattamente per la stessa cosa.
Pericolo penalizzazione
Il grande rischio per Carlos Sainz ora, però, non è economico. Multe del genere non fanno piacere, ma viste le dimensioni ridottissime si pagano senza alcuna difficoltà. Il problema è che il pilota del Cavallino è adesso ad un solo richiamo di distanza da una penalizzazione di dieci posizioni in griglia. E dal lato pratico sarebbe delittuoso perdere dieci posizioni per una situazione così comune e non grave. “La situazione del traffico a Monaco è sempre molto difficile e sembra che le comunicazioni radio siano critiche”, ha detto il Team principal Mattia Binotto.
FIA vs Ferrari
Carlos Sainz ha chiesto più chiarezza e coerenza alla FIA, sottolineando di aver perso la vittoria nel Principato a causa del rallentamento subito dalla Williams di Nicholas Latifi. E si è chiesto se quello del canadese della Williams fosse legittimo rispetto al suo. Domande lecite in un Gran Premio anche sfortunato e polemico per la rossa. “Dobbiamo accettare quelle decisioni, ma ciò non significa che siamo d’accordo con esse”, ha chiosato Binotto, che ha visto due proteste post-gara respinte dopo aver accusato sia Max Verstappen che Sergio Perez di aver attraversato la linea gialla all’uscita dai box.