Spa 2023, ma Hamilton vuole l’Africa: “Spero si corra in Sudafrica”
Saranno state le vacanze africane tra Namibia, Kenya, Ruanda e Tanzania. Un periodo di soggiorno agostano, lontano dalle gare e dalle apprensioni lavorative, che ha rigenerato Lewis Hamilton. E lo ha cambiato. Così, ora l’Africa ha il suo sponsor più grande nella Formula 1 nel corridore più vincente della storia. Il sette volte campione del mondo spinge perché l’unico continente al momento fuori dalla mappa del Mondiale ci rientri al più presto. Magari in Sudafrica, paese tra i più (positivamente) chiacchierati per essere inseriti nel calendario del prossimo anno.
Il viaggio
L’agosto africano di Hamilton è stato una folgorazione per il britannico. “Queste ultime due settimane sono state alcune delle giornate più belle di tutta la mia vita. Non sono più lo stesso uomo che ero prima di questo viaggio. Tutta la bellezza, l’amore e la pace che ho sperimentato mi hanno trasformato completamente”, ha detto il pilota della Mercedes in un messaggio su Instagram al ritorno. “Sono entrato in contatto con le mie radici e la mia storia e sento i miei antenati con me più forti che mai. Grazie a questi popoli, alla natura e agli animali selvatici. Siamo stati i benvenuti in ogni luogo bellissimo che abbiamo visitato. Siamo stati trattati come una famiglia. Ai miei fratelli che si sono uniti a me in questo viaggio, grazie. So che ne parleremo per sempre”, ha scritto Hamilton.
Fuori
Per Hamilton ora la Formula 1 ha “bisogno” di correre in Sudafrica, anche se la trattativa per riportare la gara di Kyalami è fallita la scorsa settimana, contestualmente al rinnovo di Spa-Franchorchamps. Tutto piuttosto e inevitabilmente collegato. Qualsiasi discorso legato al 2023 pare fantascientifico, anche perché il governo di Pretoria non ha garantito il sostegno che la Formula 1 richiedeva. Il dipartimento del turismo sudafricano ha rilasciato solo rassicurazioni e non garanzie circa la ristrutturazione del circuito, che non la status “FIA Grade One” ed è fuori dal Mondiale addirittura dal 1993. Sul piatto 15 milioni di dollari per i lavori di ammodernamento.
Buco
Per Lewis Hamilton il buco del continente nero nel calendario è più che evidente: “Ho spinto molto per ottenere un Gran Premio lì”, ha detto il fenomeno di Stevenage. “Sono felice dei colloqui che sono stati fatti e Stefano Domenicali ha fatto un lavoro straordinario cercando di realizzare la cosa. Spero ancora che ci possa essere una gara il prossimo anno, non si può mai dire mai. Dobbiamo fare un Gran Premio lì”, l’augurio di Hamilton. La speranza del britannico è anche quella di disputare una gara che non ha mai corso, visto che il Mondiale manca dai tempi di Senna. L’ultimo Gran Premio del Sud Africa è stato corso, appunto, nel 1993. A vincere fu Alain Prost su Williams, davanti a Ayrton Senna e Mark Blundell. E’ passata una vita e Lewis non vuole più attendere.