Tribunale FIA, ecco perché la Mercedes non ha presentato ulteriori ricorsi
La Mercedes ha scelto di non presentare più alcun appello al Tribunale FIA dopo ciò che è successo nelle concitate fasi finali del GP di Abu Dhabi.
La scuderia tedesca guidata da Toto Wolff ha scelto di porre fine ai suoi ricorsi a causa della percezione di non poter avere giustizia in seguito agli eventi di Yas Marina. Il massimo organo di governo della Formula 1, così come qualsiasi altra organizzazione, sceglie a un certo punto di prediligere il senso di protezione interna rispetto alla ricerca della trasparenza.
Tribunale FIA, perché un ricorso Mercedes sarebbe stato inutile
La Mercedes avrebbe dovuto presentare un altro ricorso presso il Tribunale FIA, ma contro la FIA stessa. Certo, la Corte d’Appello Internazionale è formata da 36 membri altamente qualificati e al di sopra di ogni sospetto. Tuttavia, le figure vengono scelte proprio tramite nomine, selezioni ed elezioni dell’organizzazione stessa. La scuderia tedesca rischiava seriamente di dover portare avanti un’udienza poco equa.
Al tempo stesso, la FIA avrebbe avuto tutto l’interesse per respingere il ricorso. In caso contrario, avrebbe decretato il fallimento assoluto del direttore di gara Michael Masi e degli steward. La Mercedes ha anche aggiunto che in un tribunale regolare avrebbe “quasi certamente vinto”. Ma questo non sarebbe stato il caso.
In pratica, un tribunale FIA formato da membri scelti dalla FIA avrebbe dovuto esaminare le azioni degli steward della FIA, guidati dal direttore di gara della FIA. Avere un giudizio equo in un contesto simile sarebbe stato alquanto complicato. La FIA è l’unico organo che monitora ciò che succede nel mondo della Formula 1, ad eccezione delle questioni di doping di competenza del TAS.
In pratica, se un’azienda ha un problema con la FIA e si sente parte lesa, deve necessariamente presentare ricorso presso un tribunale FIA. In questo caso, stiamo parlando di una situazione più unica che rara, nella quale non si ha un appello di un concorrente verso un altro concorrente, ma di un concorrente verso la FIA. Sembra urgente, dunque, l’istituzione di un’entità di terze parti, capace di risolvere situazioni alquanto spinose senza alcun tipo di condizionamento. Sarebbe una misura essenziale per salvaguardare l’integrità della Corte d’Appello di uno degli sport più importanti e ricchi al mondo.