Verstappen e Perez, migliori compagni: “Orgogliosi reciprocamente”
Devono correre assieme, condividere il garage, quindi è normale che una parolina dolce non manchi mai per il compagno di squadra. E un’attenzione verbale, forse quella stessa attenzione che poi in pista non si vede. Ma sicuramente, come osservato alla Ferrari e alla Mercedes, anche alla Red Bull l’armonia regna sovrana. Perlomeno tra compagni di team e nonostante il numero due, Perez, sia stato fino almeno all’ultimo Gran Premio in Austria il rivale più vicino in classifica al numero uno, Verstappen. Eppure, la situazione non si è mai sfilacciata.
Vieni avanti, papà
Anche perché la modernità ha insegnato che qualsiasi rimostranza va affidata all’entourage. La frasetta sibillina, il commento “chiedo rispetto” alla fine di una gara girata storta, non le si dicono mai in prima persona. Vanno rifilate, si fa per dire, al papà di turno (vero Max?) o al manager. Come visto in più circostanze quando a “chiedere rispetto” non è mai stato Verstappen junior ma sempre Verstappen senior, al secolo Jos. Le baruffe dirette, la vena che si chiude… tutte situazioni che vanno limitate al massimo e alle occasioni speciali.
Idillio
Intervistati da LADBible TV, i due uomini di punta della Red Bull hanno confermato che l’armonia e la stima reciproca regnano sovrane tra loro alla corte di Christian Horner. Messi uno accanto all’altro, hanno confermato il loro personale idillio. A cominciare da Sergio Perez, il numero due che da poco ha esteso di un ulteriore anno il suo contratto: “Ovviamente vuoi vincere, ma quando il ragazzo accanto a te vince devi dargli il merito. Ha fatto meglio di te, ha vinto e devi accettarlo e sentirti anche orgoglioso di quello che ha fatto”, ha detto il messicano. Che poi ha chiarito che non sono in molti , tra i piloti, a sopportare questo scenario. “Quando vinco io o quando vince Max, ci sentiamo sempre orgogliosi l’uno per l’altro, e questo è qualcosa di positivo”, ha rimarcato il Checo.
Il migliore
Non è stato esentato dalla stesso spunto di riflessioni il campione del mondo Max Verstappen, che ha definito il Checo come miglior compagno trovato nella sua (giovane) carriera. Un percorso professionale in cui accanto si è trovato anche altri grandi piloti come Carlos Sainz o Daniel Ricciardo: “Ho iniziato naturalmente molto giovane in Formula 1, e mi sono trovato molto bene con Daniel, ma all’epoca avevo ancora solo 18, 19 anni, ed ora sono una persona completamente diversa”, ha detto l’olandese. “Il rapporto che ho con Sergio è sicuramente il migliore, proprio perché sono maturato molto, e credo che questo aiuti molto anche nel modo in cui ci si approccia l’uno all’altro”, la sottolineatura di Max. La classifica adesso aiuta, va detto, con Verstappen a distanza di sicurezza rispetto al compagno. Ma la vicinanza nella graduatoria e negli obiettivi pareva poter incrinare qualcosa. Sarà stata solo un’impressione?