Ottantuno millesimi. E’ quella la differenza tra il campione del mondo e leader del mondiale Max Verstappen e quello che in tanti considerano il suo primo sfidante, Charles Leclerc. Le seconde prove libere del Gran Premio del Canada fotografano così il vantaggio della Red Bull numero uno sulla Ferrari del monegasco. Proprio la Ferrari ha sostituito la centralina sulla vettura del numero sedici e partirà dieci posizioni più indietro del risultato conseguito in qualifica. E dietro quegli ottantuno millesimi, tutti gli altri, a partire da Carlos Sainz che precede due campioni del mondo che si ribellano al passare del tempo: Sebastian Vettel e Fernando Alonso, in un ideale quartetto di attuali ed ex ferraristi ad inseguire l’olandese volante. Solo undicesimo Sergio Perez, sorpresa negativa del pomeriggio di Montreal.

Tutti dietro Max

Gli ottantuno millesimi, quelli certo paiono poca cosa. L’idea che, però, hanno restituito le FP2 è che Verstappen abbia ancora qualcosa in più, sicuramente anche più di quella manciata di millesimi. Un paio di decimi pieni su Charles Leclerc nel passo gara. Sul monegasco e su tutti gli altri, Mercedes comprese. Non è piovuto come si temeva in pista nelle seconde libere, ma un altro grande atteso si è palesato con forza: il porpoising. Il saltellamento che, ad occhio, pareva quasi sparito nelle prime libere, si è notato nettamente nelle seconde. Sensazioni che potranno cambiare, ma tant’è.

Che si fa?

Il grande dubbio che ci aveva accompagnato in queste ore era il seguente: che avrebbe fatto Charles Leclerc? Giocarsi la vittoria e rimandare cambiamenti che lo avrebbero penalizzato, essendo arrivato al limite dei cambi consentiti, ad esempio quelli delle power unit? La risposta è arrivata appena dopo le FP2. Il Cavallino ha cambiato la centralina sulla monoposto del monegasco, in attesa di capire se i cambi si limiteranno peraltro alla sola centralina. Al momento, una possibile pole diverrebbe undicesimo posto in griglia. Qualora si decidesse di sostituire altro (power unit?) le posizioni da scontare sarebbero anche di più.

Non chiamateli vecchietti

Dietro a Verstappen e Ferrari, Alonso e Vettel. Due che riflettono sicuramente ogni giorno sulla dannata idea di ritirarsi o meno. Ma due che in pista viaggiano ancora forte. In Canada, sia l’Aston di Seb che l’Alpine di Nando potrebbero essere le zanzare che ronzano dietro al quartetto Ferrari-Red Bull, al netto di un grigio Perez. E, a proposito di grigiore, il venerdì delle Alfa Romeo è tendente al nero. Dopo un ottimo inizio di stagione di Bottas, c’è da riscattare la bruttissima gara di Baku. Per il momento, le indicazioni sono altre. Ma è solo venerdì.

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