Williams F1 il lancio della monoposto 2021 ma niente Augmented Reality
La presentazione della macchina 2021 FW43-B doveva essere anche virtuale tramite un app di realtà aumentata. Ma come sempre la tecnologia ha delle complicazioni. La livera era stata estratta dalla App la sera precedente e Williams ha così deciso di cancellare il lancio tramite AR.
Realtà virtuale a parte la sola direzione che deve prendere la Williams in questa stagione è di risalire la china. Il 2020 è stata la stagione peggiore della storia per lo storico team che è finito in ultima posizione a zero punti. Considerato che la Williams è solo seconda a Ferrari come numero di campionati costruttori nella storia della Formula 1. Ci si augura che torni almeno in posizioni più rispettabili sulla griglia.
Il cambio di proprietà e il tetto al budget potrebbe aiutare. Anche le modifiche ai regolamenti che hanno semplificato il fondo della vettura per il 2021 potrebbe dare un piccolo vantaggio al team britannico visto che era uno degli aspetti in cui più soffriva la passata stagione.
Sarà molto probabile che la squadra lotterà ancora nelle parti basse della classifica ma magari insidiando Haas e Alfa Romeo. Sempre che i motori Ferrari non facciano un gran balzo avanti tornando ai livelli 2019.
La livrea presentata via Twitter invece ricordo vagamente i colori della Williams anni ’90. Design e combinazione particolare con la speranza che trattandosi di render la vettura si mostri meglio in pista.
La certezza per la Williams sarà il talento di George Russel che la passata stagione è andato vicino alla vittoria quando ha sostituito Hamilton alla Mercedes. Il giovane britannico è anche andato vicino ai punti con la Williams prima di piantare la macchina contro il muro a Imola.
Nicolas Latifi dall’altra parte del box ha dimostrato consistenza durante il 2020 e con tre piazzamenti in undicesima posizione ha quasi portato a casa i tanto ricercati punti. Deve decisamente avvicinarsi a Russel e se la monoposto sarà più bilanciata e un competitiva una possibilità di fare meglio c’è.