Williams presenta il suo piano per ridurre al minimo l’impatto ambientale
La Williams presenta un nuovo piano per rendere la sua scuderia di Formula 1 più sostenibile sotto l’aspetto ambientale. Lo ha confermato il CEO Jost Capito, che ha parlato dell’obiettivo di creare un clima positivo entro il 2030.
L’idea della gloriosa squadra britannica si basa su cinque basi fondamentali, ossia l’attività per il clima, la gestione della biodiversità, l’innovazione sostenibile, l’accesso all’industria per tutti e la leadership orientata allo scopo. Tuttavia, in un settore nel quale le emissioni di CO2 sono ancora molto elevate, un obiettivo simile non è facile da raggiungere.
Williams, il progetto per un clima positivo
Nel 2020, Williams ha dovuto far fronte a emissioni di CO2 pari a oltre 5000 tonnellate, per la maggior parte indirette. Jost Capito vuole far in modo che tali cifre non si ripresentino più: “Abbiamo l’obiettivo di utilizzare le energie rinnovabili sia in fabbrica che in pista, riducendo le emissioni di gas naturale. Per noi è essenziale effettuare viaggi più efficienti, con il passaggio, ad esempio, dal trasporto aereo a quello marittimo. Al contempo, vogliamo utilizzare tecnologie di riciclaggio per la nostra fabbrica”.
Capito concentra così la sua attenzione sulla biodiversità, la cui recente riduzione scaturisce dal cambiamento climatico antropico. Ha scelto di collaborare con le Nazioni Unite e di attivarsi per il clima, portando avanti progressi ben mirati. Inoltre, la Williams vuole puntare su una tecnologia basata sul riciclaggio della fibra di carbonio, e non solo per costruire nuove componenti per le monoposto di Formula 1.
Il leader della scuderia britannica vuole collaborare con i circuiti di gara, la Formula 1 e i fornitori esterni per creare tecnologie innovative a basso impatto ambientale. “Il nostro obiettivo è per il 2030, quindi dobbiamo iniziare ora senza lasciare le cose a metà. Ce la possiamo fare”. La maggior parte delle emissioni della CO2 del Circus sarebbe dovuta alla logistica, seguita dagli spostamenti del personale, dalle fabbriche e dall’organizzazione stessa degli eventi. La costruzione dell’auto conta solo per lo 0,7%, nonostante sia spesso uno dei punti di discussione più importanti.
“Dobbiamo concentrarci su tutto, non solo sulle vetture”, ha aggiunto Jost Capito. “Vogliamo portare avanti un concetto di azienda sostenibile. Il nostro scopo è investire denaro a lungo termine, cercando la massima sostenibilità finanziaria”. La Williams vuole così trasformare il suo modus operandi, sperando che possa diventare un esempio di responsabilità nel motorsport.