Auto nuove, è batosta totale: passi l’estate al caldo per colpa degli aumenti I Tanto vale non comprarla affatto
Tempi cupi per gli automobilisti, tra crisi dell’elettrico, benzina alle stelle e nuovi limitatori di velocità. La batosta è totale.
Non è un bel periodo per gli automobilisti, arrivano soltanto feedback negativi. Il primo è riservato a chi ha scelto di scommettere sulle auto elettriche. La transizione va a ritmo molto più lento del previsto, come evidenziano i dati del 2024.
La crisi italiana c’è ed è evidente, ma è un fenomeno allargato a molti paesi dell’Unione Europea, come confermato da Germania e Regno Unito, ma anche in Spagna e Francia le cose non è che vadano tanto meglio. Soliti problemi: ostacoli e andamento lento nel passaggio dal motore a combustione a quello elettrico.
Sì soliti problemi: colonnine di ricarica che non bastano a sostenere le auto elettriche in città, i Wallbox che si possono installare nel proprio garage non sono una soluzione definitivo nel momento in cui la nostra casa non ha un impianto fotovoltaico.
Costi energici insostenibili ma anche costi di un’auto che molti italiani (e non) non possono permettersi, anche perché di incentivi ce ne sono pochissimi e finiscono un attimo dopo la loro uscita. Fosse solo un problema di auto elettriche, sarebbe facile.
La benzina sta risalendo, foschi presagi di ciò che potrebbe accadere a breve, proprio nel momento delle vacanze. L’ISA poi, darà più sicurezza sulle strade, ma avrà certamente un costo.
Aumenti a 360 gradi
Da luglio tutte le auto nuove avranno in dotazione l’Intelligent Speed Assistance, la tecnologia che ci renderà impossibile (o quasi) superare i limiti stabiliti dalla legge e dal codice della strada. È obbligatorio per le vetture di nuova omologazione, tra due anni lo sarà anche per le vecchie auto. Chissà quanto influirà sul costo di auto.
Domandarlo è lecito nel momento in cui stiamo assistendo a un’altra impennata di prezzi delle nuove auto, come confermano le ultime rilevazioni del Centro Studi Fleet&Mobility che stanno costringendo di fatto tanti automobilisti a preferire l’usato.
Numeri eloquenti
I dati del Centro Studi Fleet&Mobility colpiscono, negativamente. Nel 2023 gli italiani hanno speso ben 46 miliardi di euro, il 22,3% in più dell’anno precedente. Ok l’aumento delle immatricolazioni (da 1,3 a 1,3 milioni), ma soprattutto pesa l’aumento dei listini.
Questo 204 non promette nulla di buono, a tal punto che ci si domanda se è il caso oggi giorno e con questi prezzi di comprare un’auto nuova. Forse è meglio aspettare.