Benzina cara, l’impatto del Fisco è da Guinness: paghiamo un botto i I dati sono allarmanti, anche se li conoscono in pochi
L’impatto da Guinness sul costo della benzina è veramente molto importante. I dati sono a dir poco allarmanti.
Ancora una volta siamo qui a parlare di quello che è l’aumento dei prezzi del carburante. Si tratta di una spesa che purtroppo influisce sul budget di ogni singola famiglia. Si tratta di qualcosa semplice da comprendere se si pensa che, in effetti nelle nostre case ci sono in media 2 automobili che vengono utilizzate in egual modo.
La sera per il carburante è indispensabile se si vuole utilizzare l’automobile. Ovviamente il mercato ci propone le auto elettriche che annullerebbero questo problema, ma sono ancora molti gli automobilisti che fanno i conti con i motori termici.
Quindi soffermarsi ancora una volta sul costo del carburante diventa doveroso, indispensabile. Per la prima volta dopo mesi si sta assistendo a una minima riduzione del costo del carburante e considerando il Ferragosto appena passato è qualcosa su cui in pochi avrebbero scommesso.
Se per quello che riguarda il prezzo più alto in assoluto, l’Italia se la batte con un altro stato Europeo, il primato del nostro paese è un altro e purtroppo non è di certo qualcosa di cui vantarsi.
La Danimarca ci batte sul prezzo
Fare il pieno in Danimarca non è certo conveniente. Secondo i numeri che ci arrivano dagli esperti i prezzi qui, come in Olanda toccano dei livelli veramente molto elevati. Infatti in questi 2 paesi si sono toccati i 2 euro al litro, mentre in Grecia si è andati vicino all’euro e 90.
Insomma, un livello di prezzo che veramente ci porta a dire che, in effetti, in Italia, potrebbe esserci qualcosa di cui gioire. Ma nonostante ciò non sono poche le critiche che arrivano nei confronti della nostra nazione, almeno per quello che riguarda i costi della benzina, anche se l’argomento ha gravato spesso su altri settori.
La tassazione è troppo alta
Sul pieno della tua automobile, ovvero sull’importo che paghi per quel pieno pesano come un macigno quelle che sono le imposte. L’Italia sarebbe al quarto posto per quello che riguarda la componente fiscale sul caro carburante.
Questo vale nonostante la Danimarca pratichi un prezzo molto più alto. Insomma una situazione che può cambiare solo nel caso in cui lo stato decida di intervenire in maniera specifica.