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Decreto autovelox, gli automobilisti rischiano già il 2 Giugno? Cosa c’è da sapere per non trovarsi coi portafogli vuoti

Decreto autovelox, cosa cambia a giugno

Decreto autovelox, cosa cambia a giugno: massima attenzione alle nuove regole (targetmotori.com / depositphotos)

A giugno cambieranno le regole sugli autovelox: ecco cosa si deve sapere.

I cittadini italiani lo attendevano da quasi quattordici anni e, finalmente, il 29 maggio è diventato realtà ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il famoso decreto Autovelox, infatti, finalmente normerà con precisone dove e come potranno essere posizionati i dispositivi di rilevamento della velocità dei veicoli circolanti sulla strada e le regole saranno una volta per tutte chiare e regolamentate.

Sebbene tutti sappiano che gli autovelox e i dispositivi che rilevano a distanza le violazioni dei limiti di velocità siano finalizzati a tutelare la sicurezza dei cittadini, di fatto molte volte automobilisti ma non solo si sono lamentati delle modalità con cui questi dispositivi elargivano le multe, a volte considerate eccessive. A testimoniare questa problematica ci sono i migliaia di ricorsi presentati dai cittadini stessi in merito a multe di questo tipo, spesso vint.

Ecco quindi quali sono le nuove regole in merito agli Autovelox, dove potranno essere collocate queste postazioni nelle loro varianti fisse e mobili e quali sono tutte le novità che ogni automobilista ora deve sapere.

Le novità del Decreto Autovelox

Il nuovo Decreto interviene finalmente a stabilire quali sono le modalità di collocazione di queste postazioni di controllo, nonché le modalità d’uso di questi dispositivi: queste regole si riferiscono sia agli autovelox che esistono già, sia a quelli che verranno installati da oggi in poi. Una novità importante è quella della distanza minima tra la postazione di controllo in sé e per sé e il cartello di preavviso: questa dev’essere di 250 metri in autostrada e in strade extraurbane principali, di 150 metri in strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento e di 80 metri in tutte le altre.

D’ora in poi, inoltre, su autostrade ed extraurbane principali, secondarie e locali, quando gli automobilisti trovano dispositivi fissi significa che il limite di velocità su quella strada non è inferiore di più di 20 km/h quello normalmente previsto dal Codice della Strada. Su strade urbane, invece, i dispositivi possono essere usati solo se il limite di velocità non è inferiore a 50 km/h.

Decreto autovelox, cosa cambia a giugno
Decreto autovelox, cosa cambia a giugno: massima attenzione alle nuove regole (targetmotori.com / depositphotos)

Qualche altra novità

Per quanto riguarda i tipi di strada in cui si possono collocare gli autovelox, secondo il nuovo Decreto questi dispositivi possono essere installati nel caso in cu ci sia una di queste condizioni: elevato livello di incidentalità documentato da un’analisi specifica di numeri e tipologie degli eventi, impossibilità di procedere alla contestazione immediata per alcune caratteristiche intrinseche del tratto o presenza di più corsie per senso di marcia.

Sono condizioni valide per l’installazione, però, anche alcune condizioni particolari di scarsa visibilità per fenomeni atmosferici ricorrenti, la composizione ed il volume del traffico e la presenza di velocità operative dei veicoli.