RC Auto, aumenti da infarto, di questo passo nessuno potrà pagarla
L’alert dei rincari delle RC Auto è arrivato, forte e chiaro, anche al Governo. Non è più possibile: il piano per riformare tutto.
La fonte è più che credibile, conferma un problema che i cittadini italiani non possono più reggere e convivere. I dati dell’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni, un’autorità amministrativa indipendente che esercita la vigilanza sul mercato assicurativo italiano, per garantirne la stabilità e tutelare il consumatore, non lasciano più adito a dubbi.
I contratti sottoscritti per l’RC Auto a febbraio hanno registrato un rincaro del 6,5% rispetto a un anno prima, per gli appartenenti a classi di merito superiori alla prima, siamo arrivati a oltre il nove percento. Un palliativo sapere che a gennaio era stato del 7,5% di gennaio.
Siamo arrivati a una soglia impossibile da reggere, anche perché ogni automobilista è costretto a sottoscrivere un’assicurazione basic (senza furto e incendio, tanto per intenderci) ma i prezzi sono diventati insostenibili: siamo sull’ordine dei 395 euro. Di media.
Sì perché a Napoli l’RC Auto è arrivata a circa 568 euro, sfondato il muro dei 500 euro anche a Prato (564 euro) e Caserta (508 euro). Male la Toscana in generale, da Firenze a Pistoia, passando per Massa Carrara, Lucca e Pisa. Ovviamente anche Roma (e Genova) tra le grandi città presenti nella top ten. A poco serve sapere che Oristano (297 euro) ed Enna (289 euro) sono le (uniche sotto i 300) più economiche.
Si muove il Governo
“Nel ddl Concorrenza prevedremo misure che potranno semplificare una serie di processi a beneficio degli assicurati e favorire la concorrenza nel settore”. Parola di Adolfo Urso, ministro delle imprese e del made in Italy nel governo Meloni.
“Prevedremo – continua il ministro – anche misure che consentiranno agli assicurati, nelle more della piena interoperabilità, di trasferire i dati contenuti nelle ‘scatole nere’ pur cambiando compagnia assicuratrice.
Dalle parole ai fatti
L’idea del Governo è quello di presentare un disegno di legge che in primis riordini il sistema assicurativo nazionale nel suo complesso in primis per la tutela di cittadini e imprese, nel segno delle sostenibilità.
Si partirà dal monitoraggio costante del settore, proprio in basi ai dati provenienti dall’Ivass ma soprattutto dal Garante, visto che sono un aumento anche le denunce da parte dei cittadini italiani che devono avere a che fare con l’RC auto, per questo aumento anomalo dei costi. La seconda fase si concentrerà sulla razionalizzazione dei contributi ricevuti attraverso un gruppo di lavoro che ha visto coinvolti l’Ivass stessa, ma anche la Banca d’Italia, rappresentanti di Mimit, Agcm, nonché varie associazioni a tutela dei cittadini.