Rc auto, prezzi alle stelle: impennate insostenibili, altra batosta per gli italiani a Settembre

Le tasche degli italiani sono già molto “provate” a livello generale, ma con l’aumento delle RC Auto la situazione è peggiorata

Il sistema assicurativo automobilistico italiano si basa tendenzialmente sul sistema bonus/malus, ossia quel tipo di assicurazione che abbassa il costo del premio annuale in base alla cosiddetta classe di rischio, che si abbassa col passare degli anni, e grazie all’assenza di sinistri nel corso del tempo.

Più è alta la classe di rischio, infatti, più è alto anche il premio dell’assicurazione della Responsabilità Civile Auto, che comunque dipende anche dal sesso, dall’età e dall’anzianità della patente.

Oltre che del modello e della cilindrata della macchina da assicurare, che ovviamente incide tantissimo sul premio assicurativo. Ovviamente il premio dell’assicurazione si può anche frazionare, sia a livello semestrale che mensile, pagando però degli interessi

Ad ogni buon conto, le tasche degli italiani ne escono comunque depauperate, al punto che ormai quasi nessuno più accende una assicurazione per la propria automobile, aggiungendo le garanzie per incendio e furto, che alzano ancora di più il premio assicurativo che però diventerebbe veramente insostenibile

Settembre nero per le RC Auto

Il mese di settembre sembra essere il più nero per gli italiani, dal momento che proprio in questo momento il costo delle RC Auto sta salendo così tanto, soprattutto al Sud, che ci sono grosse possibilità che gli italiani ne escano col portafogli vuoto e con le ossa rotte, ovvio metaforicamente

Per un breve momento, a maggio, si era aperto uno spiraglio con un rallentamento della crescita della RC Auto, ma già lo scorso luglio sono saliti del 7,4% contro il 6,2% di giugno. Ornai una polizza ha raggiunto un costo di 416 euro, in particolare a Roma dove l’aumento è stato dell’11%.

Dal 2022 l’aumento è stato costante

Secondo l’Ivass, gli aumenti delle assicurazioni per la responsabilità civile auto sono in costante crescita a partire dal 2022, il che significa che negli ultimi 2 anni c’è stata una impennata costante che ha letteralmente messo in ginocchio tutti gli italiani, in un momento di grossa crisi economica globale

Di sicuro, a livello relativo, i prezzi odierni sono sicuramente più bassi rispetto alla media dei 500 euro a cui erano arrivati nel 2014, ma non è decisamente il caso di festeggiare a livello assoluto dato che si sta inesorabilmente arrivando a quella soglia. Il Codacons in particolare ha fatto sapere che ritiene che questi aumenti non siano giustificabili con l’aumento dell’incidentalità in Italia. Gli ultimi aumenti degli ultimi 2 anni, hanno inciso sulle tasche degli italiani per 2 miliardi di euro. Gli aumenti hanno colpito le regioni italiane in maniera non omogenea. Resiste il primato di Napoli che fa registrare prezzi medi di 598 euro.