Ricarica elettrica, o si interviene o il dietrofront è una seria ipotesi
Gli utenti sono già stufi dei rincari per quello che riguarda la ricarica dell’auto elettrica. Occorre un velocissimo dietrofront.
Il caro benzina ha fatto a lungo discutere tutti i cari cittadini italiani che devono fare i conti con dei prezzi in continuo rialzo. L’idea che è stata mostrata a tutti era quella della possibilità di scegliere un’auto elettrica che dovrebbe essere in grado di offrire un maggiore risparmio.
Ma, come sempre, c’è comunque l’altra faccia della medaglia, ovvero, i rincari per quello che riguarda il costo della ricarica elettrica. Quindi ci si chiede, ma allora non c’è alcuna convenienza nello scegliere un’auto con ricarica elettrica? Sembra proprio che i numeri del mercato ci stiano dicendo proprio questo.
La componente energetica risulta essere bassa da mesi ormai ma una recente notizia avrebbe comunicato a tutti i consumatori un aumento del PUC, qualcosa che in effetti, ha fatto storcere il naso a molti automobilisti. Il rincaro dell’energia elettrica con cui occorre fare i conti, non sembra trovare alcuna giustificazione.
Allora come è possibile che a tutti gli effetti si deve pagare di più per una ricarica alla propria automobile elettrica? Eppure doveva essere un’occasione di grande risparmio, invece non è cambiato assolutamente nulla.
La solita storia dell’Italia
In Italia per quello che riguarda l’energia elettrica ci sono da sempre state un gran numero di discussioni. Ovviamente questo dipende soprattutto dai prezzi che, anche in questo caso, sono sempre molto alti. Il vero fulcro della questione però, è che i prezzi dell’energia elettrica, non sono in rialzo, ma elevati sono tutti i costi accessori che il consumatore va a pagare.
I costi fissi sono troppo elevati e la presenza del 20/30% di colonnine di ricarica non utilizzate, non possono far altro che andare ad incidere ancora di più su un prezzo che non rende affatto felici i consumatori che molto puntano sull’elettrico per un buon risparmio a livello economico.
I gestori hanno le mani legate
La verità è proprio questa, purtroppo non sono scontenti solo i consumatori, ma anche i gestori. Quello che quest’ultimi chiedono è solamente un po’ di trasparenza. Loro stessi sono stufi di dover presentare ai consumatori di prezzi troppo elevati.
Quindi i gestori vogliono per applicare dei prezzi che siano effettivamente trasparenti. Questo è il punto su cui insistono soprattutto i gestori di altri stati europei e che comunque saràun punto di dibattito anche in Italia.