Se non vuoi morire di caldo in auto quest’estate fai subito così: il tuo climatizzatore ti abbandona da un momento all’altro
L’estate è alle porte con il suo super caldo: le previsioni accendono l’alert: tutti i consigli da seguire per chi va in auto.
Le previsioni dividono. Quelle super allarmistiche parlano addirittura di un caldo mai visto per questa estate, si toccherebbe il punto del ritorno: la linea del 2024 sarebbe completamente fuori scala, un numero ben più in alto di tutti gli altri anni.
C’è chi invece è più mite, non nel senso letterario del termine (magari), mette in guardia ma senza drammatizzare quelle che, per quanto credibili, pertinenti e rilevanti, restano sempre delle previsioni soggette al cambiamento.
Questa seconda corrente di pensiero prevede un giugno leggermente più caldo della norma, con un aumento delle temperature relativo: da un minimo 0,5 a un massimo di due gradi, soprattutto sul versante adriatico.
Luglio e agosto da caldo a molto caldo su buona parte dell’Europa meridionale, grazie al solito antipatico anticiclone atlantico, alleggerito però da masse subtropicali particolarmente energiche, tali da trasformare il grande caldo in asciutto e secco. In soldoni: farà sicuramente caldo ma non da record.
Lo scopriremo solo vivendo
Chi sarà la previsione che ci andrà più vicino, la scopriremo solo vivendo, in fondo giugno è alle porte, luglio e agosto non così lontano. Così ecco dei consigli soprattutto che quelli che usano spesso l’auto. Attenzione al condizionatore.
Al di là dei soliti rimedi, ormai tradizionali, che non ci deve essere in primis un grande sbalzo di temperature tra dentro e fuori, onde evitare qualche malanno nonché noia all’auto, il climatizzatore va utilizzato con il cervello più che con le mani.
Consigli utili: provare per credere
C’è gente che accende il climatizzatore a maggio e lo spegne a settembre, ignaro del fatto che in questo modo si sfrutta solo per metà. La sua funzione di assorbire l’umidità dall’aria è molto utile nelle giornate di pioggia e con i vetri appannati, non certo per un’auto parcheggiata molte ore al sole. Perché?
Perché gli interni di un’auto in caso di caldo torrido diventano delle piccole saune, con tutto ciò che ne consegue. Più funzionale abbassare i finestrini in questo caso, con il climatizzatore acceso per qualche minuto, non di più. L’altro aspetto importantissimo è dove far finire il getto: non in faccia ma verso il basso, in modo tale che l’aria “fresca” non si riscaldi. Usare il climatizzatore dopo aver cambiato (spesso) il filtro antipolline non è un particolare di poco conto. Provare per credere.