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Trump ricorda Kennedy: lui fu colpito in auto, ma pochi ricordano il segreto incredibile di quel veicolo

Attentato Trump

Donald Trump, tutto è bene quello che finisce bene - foto ansa - targetmotori

Di nuovo un attentato a un (ex) presidente USA. Non è la prima volta: Trump ricorda Kennedy e quell’autore da segreto svelato.

Corsi e ricorsi storici. Stati Uniti ancora sotto choc per l’attentato, per fortuna non andato a buon fine, che ha visto coinvolto Donald Trump, ex presidente degli Stati Uniti, nuovamente candidato (forte) alla Casa Bianca.

Alla fine ci ha rimesso uno spettatore americano, il 50enne Corey Comperatore colpito a morte mentre provava a mettere in salvo la famiglia, giunto al raduno di Butler, in Pennsylvania, per ascoltare il rilancio di Donald Trump alla poltrona presidenziale. I cecchini statunitensi sono riusciti a colpire l’attentatore, identificato dall’FBI.

Si chiamava Thomas Matthew Crooks, 20 anni, di Bethel Park, una cittadina nella contea di Allegheny, nei pressi di Pittsburgh. Gravemente feriti altri due spettatori, Trump se l’è cavata alla fine: il proiettile ha colpito la parte superiore dell’orecchio destro.

Corsi e ricorsi storici. Clamore sì, ovvio. Ma fino a un certo punto.  Non è la prima volta che accade negli Stati Uniti, dove si contano una dozzina di (ex) presidenti americani vittime di attentanti.

Quello di Trump ricorda l’assassinio di Kennedy: JFK fu colpito in auto. In pochi ricordano l’incredibile segreto di quella vettura.

Assassinio Kennedy, la storia dell’X-100: diversa da tutte le altre

Era il 22 novembre 1963, quando John Fitzgerald Kennedy, il presidente degli Stati Uniti più giovane della storia degli USA, fu assassinato mentre attraversava Dallas a bordo di una Lincoln Continental. Anche quell’auto passò alla storia.

I servizi segreti l’avevano chiamata X-100, era decappottabile e a quattro porte. Sfoggiava la targa GG-300, il suo numero di telaio era 3Y82N420576, la cartina di tornasole del lusso di quei tempi. Proveniva dalle linee di produzione della fabbrica Lincoln, di proprietà della Ford Motor Company, nello stato del Michigan. Ovviamente era diversa da tutte le altre.

JFK
La Lincoln Continental, l’auto sulla quale viaggiava JFK prima di morire – foto ansa – targetmotori

Dalla carrozzeria maxi ai sedili ribaltabili

La Lincoln Continental di JFK costava qualcosa cosa come duecento mila dollari, rispetto ai 7.347 dell’auto “normale”. Perché? Perché la X-100 fu completamente trasformata prima di essere messa a disposizione del Presidente degli Stati Uniti. Telaio extra, carrozzeria più grande di poco più di un metro, sedili ribaltabili e tutte quelle modifiche proprie di un’auto presidenziale.

La carrozzeria blu della Lincoln X-100 era inoltre dotata di pedane laterali e piattaforme nel paraurti posteriore per gli agenti dei servizi segreti. Il parabrezza era incorniciato da due grandi faretti e al suo interno non solo aveva un proprio sistema di comunicazione, ma c’era anche un potente climatizzatore con enormi ventilatori. Ovviamente dopo l’assassinio di JFK, la Lincoln Continental fu completamente potenziata: motore più potente, corazza, tetto non convertibile. Fu al servizio di Johnson, Nixon, Ford e Carter. Poi andò in pensione, peccato che JFK non potè ammirarla mai più.