George Russell e le regole interne da rispettare in casa Mercedes

George Russell affiancherà il connazionale Lewis Hamilton in Mercedes a partire dal 2022. Sarà un anno importante per il giovane pilota inglese, pronto a guidare una vettura in lotta per la vittoria.

Ad ogni modo, il team principal della scuderia Toto Wolff ha fissato alcune regole da rispettare per l’attuale portacolori della Williams. In sintesi, Russell non deve trattenersi alla guida, ma deve attenersi ad alcuni limiti interni ed evitare contatti in pista con il suo compagno di team.

George Russell e il suo arrivo in Mercedes

Wolff ha rilasciato un’intervista al Daily Mail: “George Russell è senz’altro un giovane intelligente e si inserirà nella squadra al meglio. Non deve e non può trattenersi mentre è alla guida, ma alcuni limiti all’interno della squadra vanno rispettati. George li conosce molto bene. Quando si accendono le luci verdi, i piloti diventano gli unici responsabili delle loro azioni. Non bisogna toccarsi. Puoi correre forte, ma nessun incidente. Questa sarà una sua responsabilità”.

George Russell potrà comunque sfidare Lewis Hamilton ad armi pari, dopo aver vissuto tre anni di difficoltà e crescita alla guida di una Williams non molto competitiva. La scelta di inserirlo in Mercedes al posto del finlandese Valtteri Bottas, dal 2022 in sella a un’Alfa Romeo, è senz’altro una consacrazione. Ad ogni modo, Wolff vuole evitare che si ripetano situazioni tese come tra il 2014 e il 2016, quando Hamilton ha dovuto vedersela con Nico Rosberg e quest’ultimo gli ha anche strappato un titolo iridato, prima di ritirarsi.

Negli ultimi 5 anni, la scuderia tedesca non ha avuto alcun problema di convivenza interna, con Bottas che non ha mai dato fastidio al sette volte campione del mondo inglese. “Quella tra Nico e Lewis non era solo una semplice rivalità, ma era ben più animosa. Questo non accadrà di nuovo. Ci vorrà rispetto reciproco, oltre a un’integrità in base alla quale la squadra verrà sempre prima di tutto il resto”, ha aggiunto Toto Wolff.