Red Bull a dieta per Barcellona
La battaglia è sui chilogrammi, quei maledetti chili di troppo da perdere. Parrebbe un auto-incitamento di qualcuno con qualche rotolino di troppo da smaltire in vista dell’imminente prova estiva… e invece stiamo parlando dei team che si stanno giocando il mondiale di Formula 1: Ferrari e Red Bull. Che in queste settimane si stanno sfidando in pista, ma anche fuori dai circuiti, in una gara di sviluppo aerodinamico e anche di dimagrimento. Meno chili più velocità, per andare al sodo. Senza esagerare, però.
Priorità peso
Dopo aver introdotto i pacchetti di aggiornamento a Imola, la Red Bull ha vinto due gare consecutive limando lo svantaggio sia nel mondiale piloti (Verstappen insegue Leclerc, diciannove punti più avanti) e costruttori (poche lunghezze per le rosse). Ma visto che il budget cap per il momento non si può toccare, i guadagni incrementali per Red Bull dovranno essere nel risparmio di peso. Alcuni analisti tecnici sostengono che in vista del Gran Premio di Spagna al Montmelò, la RB18 dimagrirà ulteriormente di sei o sette chilogrammi addirittura.
Sviluppi non finiti
Dicevamo del budget cap per lo sviluppo che non consente a Red Bull di innovare come farà la Ferrari in vista della Spagna. Ma il Team principal, Christian Horner, ha detto ai media che, comunque, ulteriori sviluppi saranno in arrivo durante l’intenso periodo estivo di gare. “A Imola avete visto quanto velocemente le cose possano muoversi”, ha detto il manager britannico a Sky Sports F1. Lo stesso Horner ha poi aggiunto di essere contento della RB18 e di sperare in alcuni sviluppi più avanti nell’estate. Anche perché Red Bull perderà peso e quindi, tradotto, bisognerà tenere duro fino ai prossimi aggiornamenti.
Variazioni ogni Gran Premio
Pare evidente, però, che non ci saranno le onde lunghissime degli aggiornamenti. In soldoni, difficile che una vettura tra Ferrari e Red Bull abbia lunghi periodi di superiorità. “Penso che si sposterà da circuito a circuito, forse a Monaco avranno [le Ferrari] un vantaggio significativo”, ha ribadito Christian Horner, la cui parola d’ordine ora pare essere “versatilità”. Magari da accompagnare al miglioramento nelle curve lente, perdendo quei maledetti chili di troppo che portano anche più degrado alle gomme. Work in progress per tutti, Red Bull compresa.